Un convegno per scoprire la terapia forestale nei sentieri del Friuli.
Esperti internazionali a confronto sul tema della terapia forestale venerdì 29 agosto alle ore 10 a San Pietro al Natisone (via Alpe Adria 67), presso il Centro culturale sloveno. Voci molto qualificate dalla Slovenia e, in collegamento online, dalla Croazia e addirittura dal Giappone, che di questa innovativa disciplina medica è il capostipite.
Non stiamo infatti parlando “solo” dei “bagni di foresta”, ovvero delle escursioni in foresta con attività volte ad assimilarne gli aerosol con tutti i sensi che vengono proposte in molte località turistiche montane, ma di una vera e propria terapia medica.
Cosa è la terapia forestale.
La terapia forestale è infatti l’approccio medico basto su evidenze scientifiche, finalizzato a supportare la guarigione individuale che prevede lo svolgimento di bagni di foresta secondo l’approccio originale. Questa terapia valorizza le sostanze volatili organiche (in particolare i MonoTerpeni) emesse da alcuni tipi di alberi in determinati periodi dell’anno che possono avere significativi effetti terapeutici e preventivi verso alcune patologie.
Si tratta di un’attività lunga e complessa. Per ottenere lo status di sentiero di terapia forestale occorrono infatti dei veri e propri studi scientifici, che certificano la sua efficacia clinica ovvero la sua capacità di produrre dei benefici in termini di salute. DMO Turismo Benečija ha una stretta collaborazione in questo campo con il dott. Stefano Qualizza, medico di medicina generale nelle Valli del Natisone e presidente dell’associazione Nascemed e della cooperativa Eco&Salute che hanno certificato, dopo un accurato studio scientifico, il primo sentiero di terapia forestale in Italia nel 2018, quello delle cascate di Kot nel territorio comunale di San Leonardo nelle Valli del Natisone.
L’evento e quattro nuovi sentieri certificati.
Durante l’incontro verranno individuati 5 sentieri tra Resia, Torre e Natisone in cui le sostanze volatili emesse da certi tipi di alberi hanno virtù terapeutiche scientificamente accertate.
Ad organizzare l’evento è l’Istituto per la Cultura Slovena, in particolare DMO Turismo Benečija, il suo “braccio operativo” nel campo del turismo. “Presentiamo in questa occasione una parte del progetto Interreg Italia-Slovenia “Itinerant”, il cui capofila è il Parco naturale delle Prealpi Giulie – spiega Sandro Quaglia, referente della DMO – , il cui sottotitolo è ‘Per una migliore qualità della vita nell’area della biosfera delle Alpi Giulie attraverso il turismo sostenibile”.
Dopo i saluti di Živa Gruden (vicepresidente dell’ISK) e di Sandro Quaglia (DMO), le finalità del progetto verranno illustrate da Stefano Santi, direttore del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie, mentre il dott. Stefano Qualizza approfondirà i vantaggi della terapia forestale in termini di salute. Quindi le testimonianze degli esperti internazionali: la prof. Darija Cvikl da Celje (Slovenia), il prof, Yasuo Ohe dell’Università dell’Agricoltura di Tokyo e la prof. Lorena Bašan, dell’Università di Rijeka. Infine interverrà il prof. Maurizio Droli, co-fondatore della stazione di terapia forestale Valli del Natisone FVG.
Il progetto Interreg Italia-Slovenia “Itinerant” vede come capofila l’Ente Parco Prealpi Giulie (con i suoi sottopartner Comune di Resia, Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano, Legambiente, la Rete italiana della European Green Belt) e come partner il Parco Nazionale sloveno del monte Triglav, i Comuni di Bovec e Kobarid, il Comune di Gemona e appunto l’Istituto per la Cultura Slovena di San Pietro al Natisone, cui è affidato un budget di 157 mila euro (sugli 1,3 milioni complessivi di valore del progetto). Una parte di questi fondi verrà dedicata al tema della terapia forestale, ai quali verrà analizzata la qualità degli aerosol forestali ai fini dell’individuazione dei sentieri con le maggiori potenzialità.