Start Cup Udine: tra droni e AI, ecco i vincitori della sfida tra idee imprenditoriali innovative

I vincitori della Start Cup a Udine.

Droni autonomi per la sicurezza, intelligenza artificiale al servizio della cultura, enzimi per il benessere animale: sono solo alcune delle idee premiate alla Start Cup Udine 2025, la competizione tra progetti imprenditoriali e startup innovative promossa dall’Università di Udine e sostenuta dalla Fondazione Friuli, con la collaborazione dei progetti Inest e Across.

Undici i gruppi finalisti, 40 partecipanti tra studenti, ricercatori e docenti, e un montepremi complessivo di 19mila euro. L’iniziativa rientra nel Premio nazionale per l’innovazione (PNI) e mira a valorizzare il talento e la creatività nati nel mondo accademico friulano.

I vincitori delle tre categorie

Tre i progetti che si sono aggiudicati il primo premio da 4mila euro ciascuno:

Argos, un sistema di sorveglianza con flotte di droni autonomi, per una sicurezza più smart e sostenibile, nella categoria Industrial;

Artify, piattaforma che trasforma le visite museali in esperienze interattive e accessibili grazie all’intelligenza artificiale, per la categoria ICT;

Fungi Fiber Digest, enzimi estratti da funghi che migliorano la qualità dei foraggi e il benessere dei ruminanti, per la categoria Cleantech & Energy.

A due progetti della categoria “Cleantech & Energy”, considerata la loro qualità, è stato assegnato un secondo posto ex aequo con un premio di 2000 euro. Si tratta di Agrichange, che sviluppa un macchinario con campi magnetici per trattare i semi, aumentando germinazione e tolleranza agli stress ambientali. E di Grel, che ha ideato “Polvar” una miscela brevettata che accelera il compostaggio di rifiuto organico, eliminando nel contempo odori e insetti. Non è stata invece assegnato alcun riconoscimento nella categoria “Life sciences e Medtech”.

La cerimonia di premiazione si è svolta nell’auditorium della Biblioteca scientifica dell’Ateneo, alla presenza dei delegati universitari Giovanni Cortella, coordinatore della Start Cup, e Francesco Pitassio, responsabile per la ricerca, insieme a Piergiorgio Comuzzo, referente per le attività università-impresa del progetto Inest.

Menzioni

Start Cup prevedeva anche tre menzioni speciali, con un riconoscimento di 1000 euro ciascuna. Per la sezione “Imprenditoria femminile”, dedicata a un gruppo composto da una maggioranza di donne, la menzione è andata a Higher education games generation (hEGGs). Si tratta di giochi da tavolo educativi fisici e digitali per la didattica Stem, la formazione aziendale e il marketing esperienziale, con approccio game-based learning.

La menzione “Climate change”, destinata a un progetto che impatti sul cambiamento climatico, è stata assegnata a Grel, per la sua soluzione che favorisce la produzione di terriccio fertile da rifiuto organico. La menzione “Innovazione sociale” è stata vinta dal progetto Pem.Chat: l’intelligenza artificiale Pem crea profili autentici per favorire incontri, traduce il linguaggio in identità vive.

I premi Inest e Across

Due ulteriori riconoscimenti hanno messo in luce i progetti più promettenti per lo sviluppo sostenibile e la cooperazione scientifica internazionale.

Il Premio Across, promosso dal programma universitario transfrontaliero europeo, è stato assegnato a Microbes to the Rescue, un progetto che studia consorzi microbici naturali in grado di migliorare la salute e la resistenza delle barbatelle di vite, riducendo l’uso di fitofarmaci e contribuendo alla sostenibilità del settore vitivinicolo. Il team parteciperà anche a una visita studio all’Università di Perpignan, per avviare collaborazioni di ricerca e sviluppo.

Il Premio Inest, dedicato all’innovazione green e digitale nel Nordest, è andato a Fungi Fiber Digest, Microbes to the Rescue ed hEGGs, tre realtà capaci di combinare ricerca accademica e applicazioni concrete nei campi dell’agroalimentare sostenibile, della biotecnologia e della formazione digitale. I vincitori accederanno a percorsi di accelerazione personalizzati per trasformare i loro prototipi in imprese operative.

Gli “Archimede”.

Il gruppo che ha ideato Agrichange è composto da: Giulia Anedda, Enrico Calderan, Ethan Castellarin, Mirco D’Agnolo, Tommaso Driutti, Claudia Gallinaro, Francesco Marchetto, Alessandro Prennushi, Sara Taddei.

Il team che ha progettato Argos è formato da: Denis Tavaris, Luca Gemolotto, Alberto De Zan, Andrea Nora, Gabriele Fanna.

Artify è stato inventato da Stefano Colombera e Federico Belluz.

Il gruppo che ha realizzato Fungi fiber digest è composto da: Enrico Daniso, Michele Scariot, Nicolò Pini, Mauro Spanghero.

L’equipe che ha ideato Grel è formata da: Stefano Gregoratti, Luca Cudia, Laura Busuioc, Diletta Tosetto, Sergio Figueroa.

hEGGs è stato creato Cinzia Battistella, Giovanna Attanasio, Irene Bubbola.

Il progetto Microbes to the rescue è opera di Giovanni Del Frari, Martina Lucci, Pietro Bianco.

Pem.chat è stato concepito da Marco De Santis, Ashley Andrea Squarcio e Pietro Saveri.

Verso il Premio nazionale dell’innovazione

Saranno quattro i progetti friulani che rappresenteranno l’Ateneo di Udine al Premio nazionale dell’innovazione, in programma a Ferrara il 4 e 5 dicembre: Agrichange, Fungi Fiber Digest, Grel e Microbes to the rescue.