Eurolls chiude il bilancio con 65 milioni di ricavi e guarda alla Silicon Valley

La friulana Eurolls guarda con attenzione alla Silicon Valley.

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, con tutte le sue applicazioni, determinerà quanto potere avrà un Paese, rispetto ad un altro. Sullo scacchiere internazionale questo è quanto sta emergendo. Lo sa bene, Eurolls, multinazionale metalmeccanica, con sede in Friuli Venezia Giulia, e sussidiare in Messico, Brasile e Cina. L’azienda friulana ha chiuso il 2023 a 65 milioni di ricavi, 260 addetti, ed il 78% di quota di export.

‘Lo sviluppo delle Ai, nelle varie forme, determinerà anche il potere politico di una nazione – spiega Renato Railz, presidente di Eurolls – sulla scorta di questo dato, è fondamentale rimanere al passo dell’innovazione, oltre che osservare bene dove, queste innovazioni si innescano’.

La Silicon Valley rimane il baricentro dell’innovazione mondiale: “La Silicon Valley è infatti determinata a riprendere il mano il potere dell’innovazione. Nel più grande distretto tecnologico del mondo, in California, là dove sono nati Google, Apple e i big dell’informatica, il mercato dei chip stava languendo, incalzato dalla Cina. Gli Stati Uniti sono adesso decisi a non mollare il primato dell’innovazione hardware ai cinesi. Nella Silicon Valley, quindi, riprendono le attività di ricerca e sviluppo, guidate da aziende leader come Nvidia e da una costellazione di startup collegate, come MatX, creata da ex ingegneri fuorusciti proprio da Google. L’obiettivo è potenziare il mercato dei chip, cioè dei semiconduttori, per alimentare i software di intelligenza artificiale. Non è semplice: progettare una nuova generazione di chip richiede anni di ricerca e necessita del sostegno dei governi per le infrastrutture e il lavoro. Interpretando questo stato di cose, anche Eurolls, non esclude di contaminarsi con la Silicon Valley, per lo sviluppo del suo segmento R&D’ spiega Railz, che conferma le mire espansionistiche di Eurolls proprio negli Stati Uniti: ‘Stiamo veleggiando verso l’apertura di una sussidiaria produttiva a stelle e strisce, non manca molto, i passi principali già sono stati fatti. Non voglio indicare tempi, perché non potrei essere preciso, ma ci siamo. Entro l’anno in corso apriremo”. 

Sulla situazione geopolitica: ‘Rimane critica, carica di tensione a livello mondiale per le guerre in corso, le elezioni americane certamente risentiranno di questo scenario complesso. Non ho idea di come andranno le cose, nessuno può prevederlo perché è davvero troppo pesto per capire. Ciò che è certo è che pesa la mancanza di una leadership di valore’ conclude Railz.