Il maltempo Friuli Venezia Giulia si avvia verso un progressivo miglioramento. La depressione che ha interessato la regione negli ultimi giorni sta lentamente perdendo forza. Le correnti umide e instabili di origine sudoccidentale, responsabili delle precipitazioni, sono in attenuazione, sebbene permangano residui fenomeni sparsi.
Dall’inizio dell’allerta meteo si sono registrate piogge abbondanti nelle zone centro-occidentali di pianura e lungo la costa, con accumuli compresi tra i 15 e i 20 millimetri. Decisamente più colpita la fascia orientale, dove le precipitazioni hanno raggiunto anche i 90 millimetri, in particolare sulle Prealpi Giulie e in provincia di Trieste.
La neve è tornata a imbiancare le montagne: oltre i 1500 metri si segnalano accumuli tra i 10 e i 15 cm su Alpi e Prealpi Carniche, fino a 30 cm su quelle Giulie. Nelle ultime ore le piogge si sono concentrate soprattutto nella zona montana, mentre su pianura e Carso si sono formate foschie e banchi di nebbia.
Evoluzione nelle prossime ore
Il bollettino prevede ancora deboli precipitazioni intermittenti, localmente abbondanti sulla fascia orientale. La quota neve si attesterà attorno ai 1000 metri nelle Alpi interne e sui 1200 metri sulle Prealpi. Possibili anche isolati rovesci temporaleschi, dovuti all’ingresso di aria più fredda in quota. In serata è attesa un’ulteriore attenuazione dei fenomeni, con l’ingresso della Bora moderata sulla costa, segnale di un possibile miglioramento più stabile.
Nessuna criticità al suolo
Anche i principali corsi d’acqua restano sotto i livelli di guardia, fatta eccezione per il fiume Vipacco, salito oltre la soglia di guardia di 4.20 metri alla stazione di Savogna d’Isonzo, raggiungendo i 4.30 metri alle ore 17:00. I dati indicano comunque una tendenza alla diminuzione.




