L’archivio Bianchi e la collezione Cividini tornano a Monfalcone

Archivio Bianchi e collezione Cividini tornano a Monfalcone.

La raccolta e l’esposizione degli archivi Bianchi e Cividini tornano a casa a Monfalcone nell’ex albergo impiegati. Il sindaco Anna Maria Cisint, insieme agli altri soggetti coinvolti nel progetto, hanno effettuato un sopralluogo per verificare fattibilità e tempistiche in cui le due “costole” del Consorzio culturale del monfalconese torneranno nella città isontina.

“Abbiamo messo le basi per avviare il percorso, immaginando di concluderlo entro settembre – ha dichiarato Cisint –. Assodato che il Consorzio culturale del monfalconese non troverà collocazione a Monfalcone per vincoli imposti dalla soprintendenza, è altresì vero che le due costole più simboliche ed emotivamente amalgamate al territorio avranno, invece, una locazione di esposizione e valorizzazione prestigiosa e identitaria”.

Parliamo degli archivi del professor Claudio Bianchi, a lungo primario di anatomia patologica, primo ad indagare gli effetti e l’incidenza dell’esposizione amianto in regione, e la collezione fotografica di Gianni Cividini, che ha documentato l’attività del cantiere navale tra gli anni ’20 e ’30. Ora troveranno collocazione nell’ex albergo impiegati, ora Palace Hotel, in via Callisto Cosulich, dove si svolgeva una parte preponderante della vita del cantiere.

“Si tratta di un ritorno a casa che premia l’identità e lo spirito di appartenenza con cui l’amministrazione ha guidato l’operazione che si concluderà entro settembre – spiega ancora il sindaco –. Nelle sale interne all’albergo sarà allestita l’esposizione e la consultazione degli archivi avverrà su modalità delle librerie inglesi, in cui sorseggiando una bibita o gustando un caffè, ci si dedica alla lettura e allo studio”.