Grande partecipazione all’assemblea pubblica del comitato No Biometano a Pagnacco
La mobilitazione contro il progetto di impianto per la produzione di biometano in località Modolettto continua a crescere e coinvolge in modo sempre più ampio cittadini e istituzioni. All’assemblea pubblica organizzata dal Comitato “No Biometano a Pagnacco” hanno partecipato circa duecento persone, insieme a tecnici, esperti e numerosi rappresentanti politici e amministrativi.
Tra le presenze più rilevanti quella dell’onorevole Walter Rizzetto, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, giunto per ascoltare direttamente le preoccupazioni dei residenti. Rizzetto ha sottolineato la necessità di una pianificazione trasparente e rispettosa delle caratteristiche territoriali, paesaggistiche e ambientali dell’area e ha espresso contrarietà in merito alla localizzazione individuata.
All’incontro hanno preso parte anche la sindaca Laura Sandruvi, che ha ringraziato pubblicamente il Comitato per il lavoro svolto e per la continuità dell’impegno, confermando la piena collaborazione in vista della Conferenza dei Servizi: “La comunità ha dimostrato grande senso civico e compattezza. Continueremo a lavorare insieme per portare nelle sedi istituzionali tutte le criticità emerse”. Presente anche il presidente della Comunità Collinare del Friuli, Luigino Bottoni, che ha ricordato come l’area individuata per l’impianto sia “di pregio paesaggistico e ambientale, non compatibile con insediamenti industriali di questo tipo”.
A confermare la trasversalità dell’attenzione politica sono intervenuti diversi consiglieri regionali di gruppi differenti. Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) ha definito il progetto “sbagliato e fuori scala”, evidenziando criticità ambientali, paesaggistiche, architettoniche e sanitarie. Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) ha richiamato la forza della mobilitazione popolare: “Le cinquemila firme raccolte mostrano una comunità determinata e ben informata“, denunciando al contempo la mancanza di una pianificazione regionale adeguata sugli impianti di questo tipo.
Furio Honsell (Open Sinistra FVG) ha ribadito che l’area è “non idonea e fuori dalle reti infrastrutturali, con ulteriore consumo di suolo”, criticando inoltre la vaghezza normativa sul concetto di “area idonea” previsto dalla legge regionale. A loro si sono aggiunte le valutazioni di Manuela Celotti (PD), che ha richiamato “il dovere di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini”, e di Simona Liguori (Patto per l’Autonomia – Civica FVG), secondo cui “il progetto presenta evidenti problemi di compatibilità territoriale e richiede maggiore trasparenza”.
La forte partecipazione all’incontro, unita alla presenza di rappresentanti istituzionali di Fratelli d’Italia, AVS, M5S, PD, Open Sinistra FVG e Patto per l’Autonomia, conferma la crescente attenzione e la richiesta condivisa di valutazioni rigorose, complete e pubbliche. Il Comitato “No Biometano a Pagnacco” continuerà a monitorare l’iter del progetto, lavorando in sinergia con cittadini e istituzioni per la tutela dell’ambiente, della salute e della qualità della vita dell’intera comunità.




