Gino Loisotto era uno dei pilastri di “Festa in Piassa”.
Villanova di Pordenone si raccoglie nel dolore per la scomparsa di Gino Loisotto, figura storica e amatissima del quartiere, spentosi lunedì all’età di 80 anni. Il suo nome è indissolubilmente legato alla “Festa in Piassa”, appuntamento conviviale che da oltre cinquant’anni rappresenta il cuore pulsante di Villanova. Presente dalla primissima edizione, Gino era tra i primi ad arrivare durante i giorni di sagra, pronto ad accendere i fuochi e preparare le amate luganeghe alla griglia, un gesto semplice ma capace di unire generazioni e famiglie attorno ai tavoli della festa.
Ultimo di cinque fratelli, proveniente da una famiglia profondamente legata al territorio, Gino lascia un vuoto difficile da colmare in tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per la sua generosità, la sua discrezione e il suo instancabile impegno. Arrivato da Sant’Andrea di Pasiano, aveva vissuto i primi anni a Villanova condividendo la casa, come spesso accadeva in quegli anni di trasformazione, quando il quartiere era ancora una distesa di campi e le “case rosse” cominciavano appena a sorgere. Fin da subito, Gino aveva intuito il rischio di veder nascere un quartiere dormitorio e, come tanti della sua generazione, non era rimasto a guardare: si era rimboccato le maniche, diventando uno dei pilastri su cui si è costruita la vivacità della comunità locale.
La sua era una presenza silenziosa ma fondamentale, fatta di gesti più che di parole. “Uomo gentile, semplice e di poche parole, ma di molti fatti”, lo ricordano amici e compagni di volontariato. Lavoratore alla Zanussi, donatore AVIS fino a quando la salute glielo ha permesso, Gino ha collaborato anche con l’Associazione Nazionale Alpini, il centro anziani e la parrocchia Cristo Re, dove si impegnava nei pranzi comunitari. Non mancava mai, infine, alla Festa della Burida, altro momento importante della vita di quartiere.
A settembre, insieme alla moglie Rita Corona, aveva festeggiato i cinquant’anni di matrimonio, circondato dall’affetto dei figli Aurora e Roberto, dei nipoti Luca e Davide e del genero Christian. Proprio quest’anno, Gino aveva espresso la sua felicità per aver potuto partecipare all’inaugurazione della “Festa in Piassa”, un evento di cui si diceva particolarmente orgoglioso.
“Con la scomparsa di Gino Loisotto, Villanova perde una delle sue anime più autentiche” – dichiara il sindaco di Pordenone, Alessandro Basso. – “Da sempre punto di riferimento per la comunità, Gino ha saputo trasformare il suo impegno nella Festa in piassa e nel volontariato in un esempio di generosità e di amore per il proprio quartiere. La sua presenza, discreta ma instancabile, ha contribuito a costruire il senso di comunità che ancora oggi caratterizza Villanova. A nome dell’amministrazione comunale, esprimo le più sentite condoglianze alla moglie Rita, ai figli, ai nipoti e a tutti coloro che gli hanno voluto bene”.




