Il progetto di recupero dell’ex magazzino ferroviario di Pordenone.
Dove c’erano merci e binari ora ci saranno libri e studenti: l’ex magazzino ferroviario di Pordenone — costruito nel 1860 e acquistato dal Comune nel 2022 — è pronto a cambiare volto. La Giunta ha approvato l’atto che dà ufficialmente il via alla progettazione dell’intervento da oltre 3 milioni di euro, finanziato in gran parte con fondi europei e regionali.
Il fabbricato, situato accanto al parcheggio della stazione e di fronte al terminal delle corriere, sarà trasformato in una moderna aula studio polifunzionale, destinata a ospitare le attività del Consorzio universitario e degli studenti dei poli formativi cittadini. L’intervento prevede una rigenerazione integrale dell’edificio, che sarà efficientato dal punto di vista energetico, adeguato alle normative antisismiche e reso completamente accessibile, anche attraverso l’applicazione del PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche).
“Mettiamo in moto un intervento di grande valore non solo economico, ma anche simbolico e urbano – spiega la vicesindaco Mara Piccin -. L’ex magazzino diventerà un punto di riferimento per la vita studentesca, un luogo dove studiare e incontrarsi, progettato per ridurre al minimo il fabbisogno energetico e abbattere le barriere architettoniche”.
Il finanziamento dell’opera si basa su due canali principali: 312.175 euro erogati dalla Regione per coprire la progettazione, e 2.750.000 euro provenienti dal Programma Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PR FESR) 2021–2027. Il documento di indirizzo alla progettazione approvato dalla Giunta consente ora di avviare le fasi di affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, garantendo che l’opera risponda agli standard qualitativi e funzionali richiesti.
Soddisfatto anche il sindaco Alessandro Basso, che inserisce l’intervento in una visione più ampia di rigenerazione urbana: “Questo intervento si inserisce nel progetto più ampio di creazione di una cittadella universitaria, in sinergia con il Consorzio e con gli atenei friulani. L’obiettivo è attrarre giovani e farli partecipare attivamente alla vita cittadina, rigenerando al contempo un’area strategica”.