Da campo di guerra a terra di pace: celebrati 108 anni dalla battaglia di Pozzuolo del Friuli

Celebrati i 108 anni dalla Battaglia di Pozzuolo del Friuli.

Sotto una pioggia incessante, Pozzuolo del Friuli ha commemorato oggi i fatti d’armi del 29 e 30 ottobre 1917, che resero possibile il ripiegamento dell’esercito italiano della 3ª Armata oltre il Tagliamento. L’azione, decisiva per la difesa strategica sul Piave contro le forze austro-tedesche, segnò una delle pagine più eroiche della Prima Guerra Mondiale, grazie al sacrificio della 2ª Brigata di Cavalleria e dei fanti della Brigata Bergamo.

La cerimonia si è svolta in Piazza Julia, addobbata di tricolori, con le deposizioni floreali al Cippo della Brigata Bergamo, al busto del Generale Giorgio Emo Capodilista e al Monumento al Cavaliere. La Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, guidata oggi dal Generale di Brigata Andrea Bertazzo, ha preso parte alla commemorazione con la propria fanfara.

Il messaggio di pace e il ruolo della Brigata oggi

Il sindaco di Pozzuolo del Friuli, Gabriele Bressan, ha ricordato l’importanza della Brigata anche in contesti moderni: “La Brigata, che porta con orgoglio il nome del paese, è rientrata lo scorso 5 settembre dalla sua settima missione di peacekeeping in Libano. Ci fa piacere che, a 108 anni di distanza, da questo luogo, crocevia di vita sociale e culturale, si levi un messaggio importante di pace”.

Bressan ha sottolineato il contributo della Brigata nelle missioni internazionali, come l’operazione UNIFIL in Libano, evidenziando il ruolo nel monitoraggio della cessazione delle ostilità e nel sostegno alla popolazione civile. “Pozzuolo del Friuli è orgogliosa di sapere che il nostro nome oggi sia associato alla pace, al sostegno e alla speranza”, ha aggiunto, invitando alla conciliazione e all’armonia.

Giovani protagonisti della memoria

La commemorazione ha visto la partecipazione di circa sessanta giovani, inclusi i tredici membri della Consulta dei ragazzi coordinata da Matteo Zucco. L’assessore all’Istruzione, Greta Rodaro, ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento dei ragazzi: “Hanno sfidato il tempo ma hanno compreso il valore della cerimonia, approfondendo in aula, grazie anche all’Assessorato alla Cultura guidato da Lavinia Piani, la storia della battaglia del 29 e 30 ottobre 1917”.

Autorità e associazioni presenti

Tra le autorità presenti: i prefetti di Udine e Gorizia, Domenico Lione ed Ester Fedullo, il Comandante della 132ª Brigata Corazzata “Ariete”, Generale di Brigata Domenico Leotta, e numerose associazioni combattentistiche e d’Arma, tra cui l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria. Hanno preso parte anche i reggimenti “Genova Cavalleria” (4°), “Lancieri di Novara” (5°), uno squadrone di “Piemonte Cavalleria” (2°) e “Cavalleggeri di Treviso” (28°), nonché una compagnia della 132ª Brigata Carri, del 32° Reggimento Carri e del 7° Reparto Comando e Supporti Tattici “M.O. Di Dio”.

Le vie del paese furono teatro di duri scontri che videro cavalleria, fanti della Brigata Bergamo e cittadini fianco a fianco, permettendo all’Esercito italiano di ripiegare oltre il Tagliamento e attestarsi sul Piave, aprendo la strada alla controffensiva di Vittorio Veneto.

Tradizione e innovazione della Brigata

Oggi la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” conserva una connotazione pluriarma e mantiene le tradizioni del passato, pur operando con propri assetti nelle missioni all’estero e sul territorio nazionale. La Brigata è preparata per il combattimento terrestre e le azioni anfibie autonome, parte integrante della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM).