L’importanza della prevenzione, Pozzuolo del Friuli e Lilt insieme per la salute

La salute inizia sul territorio, con la prevenzione come atto di responsabilità individuale e collettiva. È con questo spirito che il Comune di Pozzuolo del Friuli e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) – Associazione Provinciale di Udine “Elio ed Enrico Morpurgo” hanno formalizzato una convenzione triennale per attività di prevenzione e promozione della salute. L’accordo, siglato giovedì 2 ottobre tra il Sindaco Gabriele Bressan, l’assessore alla Sanità Stefano Petri e il Presidente Lilt Giorgio Arpino, trasformerà l’impegno istituzionale e associativo in una serie di azioni concrete a beneficio diretto dei cittadini.

Pozzuolo del Friuli si unisce così alle oltre trenta amministrazioni del Friuli Venezia Giulia che hanno scelto di adottare questo strumento – ispirato al protocollo nazionale tra Anci e Lilt – per potenziare la cultura del benessere, favorire la diagnosi precoce e contrastare i principali fattori di rischio oncologico.

Cosa prevede la convenzione.

La convenzione poggia su tre pilastri fondamentali, riflettendo la missione della Lilt di Udine, che quest’anno festeggia i cento anni di storia: la prevenzione primaria (eliminazione delle cause di tumore, dalle dipendenze al fumo e all’obesità), la prevenzione secondaria (identificazione dei gruppi a rischio e diagnosi pre-clinica) e il sostegno al malato e alla sua famiglia (assistenza psicologica e reinserimento sociale).

In concreto, l’intesa prevede che la Lilt si impegni a effettuare gratuitamente a favore dei residenti una serie di visite annuali, che includono screening per i tumori del seno, della prostata, del colon-retto, della pelle e del cavo orale. Le visite saranno calendarizzate in spazi idonei messi a disposizione dal Comune e presso il Centro di Prevenzione e Ascolto “Nella Arteni” a Udine, con l’obiettivo di agevolare al massimo l’accesso. Il Comune, da parte sua, si impegna a fornire gratuitamente gli spazi necessari per lo svolgimento delle serate periodiche informative.

Il Presidente della Lilt di Udine, Giorgio Arpino, ha sottolineato come la prevenzione sia una vera e propria arma: “La prevenzione non costa nulla e permette di ridurre i rischi legati a fumo, alimentazione e obesità, responsabili del 30% delle morti per tumore. I protocolli con i Comuni ci aiutano a guardare le persone negli occhi, a diffondere consapevolezza e a offrire strumenti concreti di tutela della salute”. Arpino ha anche ricordato l’eccellenza del Friuli Venezia Giulia negli screening, con un sistema di allerta immediato in caso di riscontro positivo.

Un focus cruciale dell’accordo è rivolto all’educazione, specie nei confronti della popolazione giovane, con l’intento di far comprendere che la “prevenzione inizia da piccoli”. Le serate formative vedranno la presenza di professionisti qualificati – da oncologi a “psiconcologi”, terapeuti ed esperti di immunologia – che affronteranno non solo i fattori di rischio tradizionali, ma anche il tema delle nuove dipendenze, inclusa quella dai dispositivi digitali.

“Uno degli aspetti su cui vogliamo puntare è l’umanizzazione delle cure, fondamentale per partecipare a un progetto di cura“, ha spiegato Petri L’Assessore ha poi fortemente rimarcato il ruolo strategico che le amministrazioni locali devono assumere nella sanità territoriale, ponendo l’accento sulla prossima realizzazione della Casa di Comunità a Zugliano, prevista per il 2026.

“È fondamentale che i Comuni lavorino attraverso le Case di Comunità, anche per non intasare i pronti soccorsi già saturi – ha proseguito Petri –. Dobbiamo coinvolgere scuole e famiglie e far capire che le Case di Comunità devono essere il punto di primo accesso dei cittadini ai servizi, intercettando le persone più in pericolo, come quelle con rischi cardiovascolari o oncologici”.

Il sindaco Gabriele Bressan ha confermato la linea strategica del Comune: “Ci impegniamo a organizzare conferenze e incontri con i cittadini e le famiglie dei pazienti oncologici. Punteremo anche a sviluppare la futura Casa di Comunità, con iniziative volte a far conoscere questo nuovo contenitore di servizi e l’importanza di una medicina più vicina alle esigenze delle persone”.