I 70 anni del Tempio di Cargnacco: dalla memoria dei caduti un richiamo alla pace

Foto di gruppo all'interno del Tempio di Cargnacco

I 70 anni del Tempio di Cargnacco.

Il Tempio Nazionale di Cargnacco ha celebrato ieri, 11 settembre, il 70° anniversario della sua fondazione con una solenne messa presieduta da Gian Franco Saba, Arcivescovo ordinario militare per l’Italia. Alla cerimonia hanno partecipato autorità locali e regionali, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e familiari di caduti e dispersi.

Al termine della funzione, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, ha portato i saluti dell’Assemblea legislativa insieme ai consiglieri Mauro Di Bert e Massimiliano Pozzo. Presenti anche il sindaco di Pozzuolo del Friuli, Gabriele Bressan, e numerose altre figure istituzionali.

Un luogo di memoria e riflessione

Bordin ha sottolineato il significato del Tempio come monito contro l’oblio e richiamo alla pace: “Siamo in un luogo che racchiude il peso della storia, dell’impegno, della dedizione e del sacrificio estremo di tanti uomini. I numeri dei morti sono spaventosi: questo Tempio, questa celebrazione e la presenza delle istituzioni a ogni livello è la testimonianza che non dobbiamo mai dimenticare“.

Il presidente del Consiglio regionale ha inoltre evidenziato la necessità di trasmettere alle nuove generazioni il valore della memoria: “Dobbiamo ricordare i giovani che hanno perso la vita in una guerra che per loro e le loro famiglie ha significato solo sofferenza. Attraverso i nostri comportamenti e le nostre azioni, impegniamoci a trasmettere il concetto che la guerra è il male“.

Omaggio ai caduti e a don Carlo Caneva

La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro ai caduti e un omaggio floreale a don Carlo Caneva, figura centrale nella costruzione e nella storia del Tempio. Un gesto simbolico che ha richiamato l’attenzione sull’importanza della memoria storica e sul ruolo del Tempio come luogo di riflessione e impegno civile.