L’orgoglio Apu non basta, sconfitta nel finale nel big match di Cantù

Il big match di Legadue dell’Apu Udine a Cantù.

Dopo una quindicina di giorni molto complessi a causa di alcuni casi covid, isolamento generale e allenamenti individuali, l’Apu Old West Udine esce sconfitta dal campo della corrazzata Cantù: il punteggio finale è 81 a 78 a favore dei brianzoli dopo 40 minuti di battaglia in cui Udine non molla mai.

Udine senza capitan Antonutti, ancora alle prese col covid e Vittorio Nobile alle prese con i postumi del covid, gioca un eccellente primo tempo chiuso avanti di quattro lunghezze sul 39 a 35. Nel terzo quarto la squadra friulana fatica a trovare il canestro e subisce un pesante 21 a 10 nel periodo che porta Cantù sul più sette. La partita sembra scivolare via ai ragazzi di coach Bonicciolli che dopo un fallo tecnico di Walters e la sua uscita per cinque falli piombano a meno 10 a 5 minuti dalla sirena sul 69 a 59. Sembra finita, ma Cappelletti e Lacey trovano alcuni canestri incredibili e con un parziale di 13 a 2 riportano avanti l’Apu sul 72 a 71. Nel finale sarà però il duo americano di Cantù Johnson e Allen a trovare i canestri decisivi ed Udine deve cedere per soli tre punti. Da sottolineare la monumentale prova da leader di Alessandro Cappelletti da 22 punti con solo tre errori al tiro e 28 di valutazione e finalmente una convincente prestazione di Trevor Lacey anche lui autore di 22 punti.

Dopo la partita coach Matteo Bonicciolli è soddisfatto per la grande prestazione dei suoi ragazzi dopo un periodo così complesso, ma questa sconfitta come ovvio che sia brucia molto: “La cosa che mi fa più piacere è che quando sembrava finita siamo arrivati vicini alla vittoria, di questo sono orgoglioso. Questa sconfitta ci aiuterà a stare sul pezzo fino alla partita di ritorno augurandomi di tenere il ritmo di Cantù per giocarci il primo posto. Dal punto di vista personale considero questa partita un pareggio e lo avrei detto anche se avessimo vinto perchè è stata una partita equilibrata tra due grandi squadre”. Il coach poi ha aggiunto un’altra riflessione: “Devo dire che venire a giocare questa partita dopo due settimane senza giocare dopo essere stati costretti a stare a casa a guardare i muri quattro giorni in isolamento e poi ad inizio settimana con alcuni allenamenti individuali e poi senza sapere fino a pochi giorni prima se avessimo giocato o no e con un solo allenamento nelle gambe di squadra allora tutto questo significa che i valori professionali e umani sono enormi e questa è una garanzia per il futuro”.

Anche il presidente Alessandro Pedone condivide le parole del suo allenatore: “Una bellissima partita. Uno spot per il nostro sport. Innanzitutto non posso che condividere l’affermazione del coach, che ha definito il risultato un pareggio. I nostri ragazzi hanno lottato come leoni, tirando fuori tutto quanto potevano. Complimenti a Cantù, che è riuscita a stare a galla grazie a 22 e tiri liberi nei primi due tempi, contro gli 11 concessi alla nostra squadra, per poi aggrapparsi ad un Allen mai visto così cecchino, sino ad oggi. Noi abbiamo peraltro ruotato due giocatori in meno, con l’assenza del nostro capitano e l’impossibilità di utilizzare Vittorio Nobile per gli strascichi post covid. Non possiamo che fare un plauso a tutti i ragazzi per come sono stati in campo, hanno onorato la maglia, onorato il capitano che è ancora a casa col covid, dimostrato di che pasta siamo fatti dopo 10 giorni di stop e con la partita preparata in 72 ore. Grazie di cuore e avanti a testa bassa nel campionato che anche stasera abbiamo capito giocheremo certamente da protagonisti”

Udine tornerà in campo la prossima settimana al Pala Carnera contro Mantova per riprendere il cammino interrotto e rimanere agganciati al duo Cantù Torino davanti in classifica.