Straordinaria scoperta degli archeologi di Udine, nuovi siti fenici trovati in Libano

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Nuove scoperte in Libano grazie ad archeologhi università di Udine.

Conclusa appena pochi mesi fa, la quinta campagna della missione archeologica in Libano settentrionale, sotto la direzione di Marco Iamoni (Università di Udine) e May Haider (Università Libanese – Third Branch di Tripoli), con la partecipazione dell’Institut Français du Proche Orient di Beirut ha ottenuto risultati importanti.

Gli scavi, infatti, hanno permesso di ritrovare materiali ascrivibili al periodo fenicio nella fascia costiera settentrionale, indice della presenza di siti fenici. “La scoperta – spiega Marco Iamoni – amplia l’area delle regioni finora considerate chiave per lo studio del mondo fenicio-punico”. Le scoperte di siti fenici nella fascia costiera arricchiscono il quadro dei ritrovamenti rilevati in cinque anni dalla campagna italo-libanese, che a oggi ammontano a un totale di 120 siti individuati.

La missione, che quest’anno si è concentrata nei settori a ridosso della costa, ha indagato anche l’area di Qalhat, un importante crocevia fra fascia costiera e pianura interna. I diversi siti rinvenuti in questa zona hanno confermato il ruolo strategico di Qalhat, incrementando ulteriormente il panorama archeologico dell’area interna di Koura, che, stando ai risultati delle ricognizioni effettuate negli ultimi anni, fu un’area fiorente in epoca tardo antica/bizantina, caratterizzata da un ricco paesaggio antico con un denso insediamento umano presente in maniera stabile sin dal III millennio a.C., con importanti attestazioni in epoca preclassica e classica/tardo antica.