A Valvasone una mostra sul merletto a tombolo.
E’ un’arte antica quella del merletto a tombolo. Una tecnica tramandata di generazione in generazione e simbolo della cultura e della tradizione di tante regioni italiane, tra cui in Friuli Venezia Giulia. Il merletto a tombolo, infatti, si lavora e si insegna a Gorizia dal 1600 e ha una lunga storia, ampiamente documentata dagli studiosi.
Per poter vedere da vicino alcune di queste meravigliose creazioni, c’è l’occasione giusta: dal titolo “L’arte del tombolo – tradizione e innovazione”, è il tema della mostra che sarà allestita nella dépendance esterna (ingresso laterale) della casa Albergo Colledani Bulian, in Borgo Sant’Antonio, al civico numero 8, a Valvasone.
Ad essere esposti saranno i lavori realizzati con maestria e pazienza da Anellina Centis, diplomata alla Scuola di merletto di Gorizia: qui vengono istruite molte giovani e appassionate della trina di tutte le età che alla fine dei corsi possono ottenere il diploma di maestra merlettaia. Per poterlo conseguire si deve frequentare un corso di 6 anni. In esposizione i suoi lavori “non convenzionali”: si tratta, in particolare, di accessori moda, abiti e decorazioni.
Ci sarà anche un’esposizione in memoria. In mostra, infatti, altri manufatti realizzati nel tempo da Giovannina Rovedo Casonato, figura conosciuta per il suo impegno nel volontariato, scomparsa nel 2024.
L’inaugurazione e gli eventi.
L’inaugurazione è per venerdì 6 giugno, alle ore 17, e rimarrà aperta fino al 29 giugno, nei seguenti orari: sabato (16-19) e domenica (10-12, 16-19). L’ingresso è gratuito. La mostra è realizzata in collaborazione con il Circolo culturale Erasmo di Valvason e con il patrocinio del Comune di Valvasone Arzene.
Da segnalare, infine, che l’Associazione per i Concerti di Valvasone, assieme allo stesso Circolo culturale Erasmo e la Parrocchia del Santissimo Corpo di Cristo di Valvasone, organizzano per domenica 8 giugno, in Duomo, alle ore 17, il concerto “Duo Camille Saint – Saens”: viene proposto “un viaggio musicale” tra brani dalla fine dell’800 fino ai giorni nostri con la partecipazione dei musicisti Loredana Baldin e Andrea Botti, per clarinetto e pianoforte.