Apre una nuova passeggiata archeologica ad Aquileia e ci sono delle scoperte

La passeggiata archeologica di Aquileia.

Un intervento di riqualificazione e valorizzazione del percorso compreso tra l’area archeologica del Porto Fluviale e il Museo Paleocristiano di Aquileia, corrispondente a via Salvemini. La nuova opera, derivante dalla convenzione siglata nel 2018 tra il Comune di Aquileia e la Fondazione Aquileia, intende accompagnare i visitatori dall’area del Porto fluviale in direzione del Museo Paleocristiano, in piazza Pirano, attraverso un percorso ben riconoscibile e reso suggestivo grazie all’allestimento di alcuni reperti archeologici. 

Il progetto

Il progetto generale, commissionato dal Comune di Aquileia e redatto dall’architetto Francesco Steccanella, con la collaborazione dell’architetto Laura Tassile e dell’ingegner Roberto Galasso, è stato realizzato in tre lotti. Il primo lotto, realizzato dal Comune di Aquileia, ha riguardato il piazzale antistante il portale d’accesso all’area archeologica; il secondo e il terzo, a carico della Fondazione Aquileia, hanno invece comportato la realizzazione di parcheggi per disabili lungo via Gemina e, per l’appunto, la riqualificazione e valorizzazione di via Salvemini. Nel primo tratto, più prossimo al porto fluviale, la strada è stata suddivisa in due settori, entrambi pavimentati con arenaria di Muggia: una passeggiata pedonale a ovest e una carreggiata riservata esclusivamente ai frontisti e agli autobus turistici. Tra i due settori, una serie di banchine in calcestruzzo rivestite da lastre sempre in arenaria sono dedicate alla sosta e alla collocazione dei reperti archeologici lapidei e sono affiancate da piante di leccio. Nel secondo tratto, dove è stata mantenuta la circolazione per i veicoli, si è operato il rifacimento di entrambi i marciapiedi, quello meridionale pavimentato in arenaria, e della carreggiata stradale fino a piazza Pirano. Una nuova serie di lampade per l’illuminazione, omogenea lungo tutto il percorso, completa l’opera.

Le nuove scoperte

I lavori sono stati preceduti da un’intensa attività di scavo archeologico al di sotto della strada moderna. Le indagini hanno permesso di mettere in luce un lungo tratto del muro occidentale dei magazzini romani del porto (ben visibile da tempo nella contigua area archeologica) e la sua terminazione settentrionale (già scoperta da Luisa Bertacchi nel 1970 durante gli scavi per le fognature). Alle sue spalle, è stato messo in luce un muro ad esso parallelo di cui non si conosceva l’esistenza, oltre a pavimentazioni in tessere di cotto di probabili ambienti di servizio preesistenti all’impianto portuale e orientati in maniera diversa rispetto a quest’ultimo. Più a sud sono emersi i resti, anch’essi finora ignoti, di un ambiente dotato di pavimento sopraelevato su pilastrini, per consentire il passaggio dell’aria calda. Degno di nota il ritrovamento di due capitelli di età medievale, che forse sono riferibili alla chiesa di San Alessandro collocata, secondo le fonti antiquarie, a est di via Salvemini.

I resti archeologici, ricoperti dopo lo scavo per ripristinare la funzionalità della strada attuale, sono richiamati in superficie da lastre di pietra d’Istria che seguono il loro percorso interrompendo la tessitura in binderi di arenaria della pavimentazione, così da dare l’idea dello spessore e dell’orientamento delle strutture antiche. L’allestimento della passeggiata archeologica, curata sempre dall’architetto Steccanella, ha previsto la collocazione di 17 reperti, cinque dei quali provenienti proprio dagli scavi effettuati preventivamente alla realizzazione dell’opera, gli altri concessi dalla Soprintendenza e dalla Direzione Regionale Musei e scelti tra quelli più significativi depositati presso la sede della Fondazione Aquileia, in quanto privi di indicazioni precise di provenienza. Opportunamente restaurati dalla ditta Malvestio Diego e C., i reperti sono agganciati alle banchine mediante sostegni in acciaio, realizzati dalla ditta Presotto Costruzioni Metalliche. 

Il sindaco di Aquileia e Presidente facente funzione della Fondazione Aquileia, Emanuele Zorino ha sottolineato “la fondamentale sinergia tra gli enti che ha reso possibile la realizzazione della nuova passeggiata che accompagnerà infatti il visitatore dalla “via Sacra” del porto fluviale alla piazza di Monastero, dove sorge il Museo Paleocristiano e che è un’ulteriore tappa nella prospettiva della creazione in Aquileia di un parco archeologico vivo e integrato nel tessuto urbano grazie al collegamento organico tra i siti”. 

La Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio del FVG, Simonetta Bonomi ha aggiunto: “L’intervento di riqualificazione di via Salvemini ha visto lo stretto contatto con la Fondazione e il Comune in tutte le fasi progettuali, e il risultato finale credo sia davvero apprezzabile. La scelta di reperti ha privilegiato i materiali lapidei provenienti dagli scavi preliminari e altri manufatti di provenienza sconosciuta: si sono deliberatamente individuati pezzi architettonici capaci di evocare la magnificenza dei complessi pubblici aquileiesi, cui a buon diritto appartiene anche il porto fluviale”.