Il nuovo sindaco di Buttrio Bassi è già al lavoro: “Queste le mie priorità”

Eliano Bassi (in piedi, a destra) durante un appuntamento pre-elettorale

A breve sarà resa nota la nuova Giunta.

Ad una settimana ormai dall’esito delle elezioni comunali, il lavoro del nuovo sindaco di Buttrio inizia a ingranare sempre di più. Eliano Bassi renderà nota la nuova Giunta entro lunedì, ma ormai manca solo la conferma di due nomi per chiudere il quadro. Tra questi, forse ci sarà un assessore esterno, ma nulla sarà certo fino all’inizio della settimana prossima. In totale, comunque, saranno in cinque ad affiancarlo nell’amministrazione.

Probabilmente nemmeno lui, lo scorso lunedì mattina, si sarebbe immaginato di trovarsi a gestire tutto ciò. “Non è stata la più bella mattinata della mia vita” ci confessa sorridendo, poiché il risultato delle europee, emerso la domenica sera prima, aveva premiato la Lega, lo stesso partito del sindaco uscente. Bassi era però convinto che i due voti fossero disgiunti, conscio anche del fatto che la sua candidatura “non era debole”, come lui stesso afferma. Il timore fino alla fine, ciononostante, c’è stato.

Ora, però, sarà lui a guidare il comune nei prossimi cinque anni. Sicuramente terrà la delega alla sanità e proprio su questo versante, lui che è medico di base a Buttrio da oltre vent’anni, concentrerà molte energie. In particolare, si rivolgerà “alle fasce d’età degli adolescenti e degli anziani, poiché in paese un terzo della popolazione ha più di 65 anni”, precisa ancora. I giovani, viceversa, “hanno spesso poca sicurezza, solitudine e pochi riferimenti”. L’idea è lavorare insieme a loro e alle loro famiglie, che incontrerà presto.

Tra gli incontri imminenti, anche quello con la Protezione civile, in programma per martedì. Ci sarà poi la questione dei rapporti di vicinato con gli altri comuni, che definisce “fondamentali”: proprio per parlare direttamente con gli omologhi dei paesi della zona, Bassi prenderà parte a un evento dell’Anpi previsto per domani, a San Giovanni al Natisone, in memoria di 26 partigiani uccisi dai nazisti nel 1944.