Finge il furto del portafoglio e pretende di farsi risarcire: 21enne di Amaro nei guai

La giovane di Amaro nei guai per un furto del portafoglio inventato.

Aveva tentato di estorcerle del denaro e, trovandosi di fronte un muro, si è rivolta alle forze dell’ordine. Con l’unico risultato di finire nei guai. Si sono concluse in questi giorni le indagini del Norm della Compagnia carabinieri di Tolmezzo, originate da un concitato episodio avvenuto nel capoluogo carnico nel tardo pomeriggio del 16 aprile scorso che hanno determinato la denuncia in stato di libertà di una 21enne residente ad Amaro per i reati di calunnia, procurato allarme all’Autorità e tentata estorsione, con aggravante dell’odio razziale.

Nello specifico, la giovane ha richiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri mentre era presso l’abitazione di una 49enne di origine marocchina, dimorante da molti anni in Tolmezzo ove vive e lavora, dalla quale avrebbe preteso il risarcimento per il furto del proprio portafogli, avvenuto il 15 aprile, che sarebbe stato compiuto dal figlio 23enne della cittadina extracomunitaria.

Le indagini, effettuate a seguito dell’intervento della pattuglia, associate alle risultanze conseguenti agli accertamenti effettuati relativamente alle dichiarazioni rese ai militari e in denuncia, poi formalizzata dalla sedicente derubata, si sono dimostrate non coerenti con la realtà.

È emerso, infatti, che la giovane di Amaro avesse tentato di estorcere alla donna extracomunitaria una somma di denaro alquanto superiore a quella dichiarata patita per l’asserito furto minacciandola, in caso contrario, di denunciare formalmente suo figlio e così farlo allontanare dall’Italia. Inoltre, sarebbero stati usati anche insulti a sfondo razziale.

L’estorsione però non ha avuto luogo perché la vittima sul momento avrebbe accettato di pagare e poi, forse comprendendo di essere stata oggetto di una prepotenza, avrebbe rifiutato la pretesa. La giovane, probabilmente vistasi negare il denaro, ha quindi chiesto e ottenuto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri sul posto e successivamente ha formalizzato la minacciata denuncia di furto.