Armi storiche in casa, condannati 4 collezionisti della zona

L’indagine sul presunto traffico illegale di armi dai Balcani.

Si conclude con delle condanne in primo grado una parte dell’inchiesta per il presunto traffico illegali di armi dai Balcani, che ha visto imputati quattro collezionisti residenti a Tarcento, Enemozno, Moggio Udinese e Villa Santina. Le indagini erano partite nel 2014, quando erano stati notati due uomini perlustrare i boschi vicino ad Artegna con il metal detector.

Nel corso dell’attività gli investigatori avevano scoperto l’esistenza di un traffico di armi clandestine, provenienti dall’area dei Balcani, che erano destinate ad appassionati di oggetti storici. Durante le perquisizioni erano state trovate poi fucili da caccia, bombe a mano e proiettili, tutti risalenti al periodo bellico.

Ieri la sentenza del giudice del tribunale di Udine che, con il rito abbreviato, ha condannato due collezionisti a 2 anni e 20 giorni di reclusione e gli altri due rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e 1 anno e 4 mesi. La difesa potrebbe presentare richiesta di appello.

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