In Slovenia 2.200 casi di Covid in 24 ore: “Servono ora più controlli ai confini”

La richiesta di controlli ai confini con la Slovenia.

La Slovenia, dallo scorso 26 ottobre, ha chiuso i confini con il Friuli Venezia Giulia. Per gli abitanti della nostra regione, stop ai viaggi per fare rifornimento o acquistare le sigarette dai nostri vicini. Una serrata, però, unilaterale, dato che i cittadini sloveni possono attraversare i valichi per venire in Italia e in Fvg.

E visto che i contagi da Covid, in Slovenia, non si arrestano, c’è chi è preoccupato. È così, per esempio, Roberto Novelli, deputato di Forza Italia: “La Slovenia ha registrato 2.217 casi di positività al Covid nelle ultime 24 ore: si tratta di uno dei dati più gravi dall’inizio della pandemia – argomenta -. Eppure, secondo le norme in vigore i cittadini italiani non possono entrare in Slovenia se non a determinate condizioni, mentre gli sloveni possono tranquillamente entrare in Italia senza doversi sottoporre alle prescrizioni previste per esempio per chi proviene dalla Francia. La chiusura unilaterale dei confini decisa dal governo di Lubiana è stato l’ennesimo esempio di scarsa reciprocità, certo meno grave dei massi posizionati sui valichi secondari, ma al di là dell’arroganza slovena quel che preme è tutelare la salute di chi abita in Friuli Venezia Giulia“.

“Per questo motivo – conclude Novelli – ritengo opportuno che il governo retroceda la Slovenia dall’elenco B al C, allo stesso tempo rafforzando, realmente e non solo a parole, il controllo dei confini per bloccare gli ingressi di clandestini provenienti dalla rotta balcanica, stranamente non rintracciati durante l’attraversamento della Slovenia”.