I controlli della finanza sulla nautica da diporto in Fvg ha permesso di scoprire 2,5 milioni di euro non dichiarati.
Controlli della finanza sulla nautica da diporto in Fvg: scoperti 2,5 milioni non dichiarati. Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Trieste ha intensificato durante l’estate le attività di controllo nel settore della nautica da diporto, con un’attenzione particolare alle imbarcazioni battenti bandiera estera. L’operazione, condotta sia in mare sia presso i porti turistici e le darsene del Friuli Venezia Giulia, ha portato alla scoperta di numerose irregolarità legate al fenomeno del cosiddetto “flagging out”.
Si tratta della pratica di immatricolare imbarcazioni in registri nautici stranieri pur utilizzandole stabilmente in Italia, spesso per beneficiare di vantaggi fiscali. La normativa italiana prevede che i residenti nel territorio nazionale dichiarino comunque tali beni nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, nell’ambito del monitoraggio fiscale sui capitali detenuti all’estero.
Le attività dei militari della Stazione Navale di Trieste e della Sezione Operativa Navale di Lignano Sabbiadoro si sono concentrate sulla vigilanza delle acque territoriali e sul monitoraggio delle marinerie del litorale friulano e isontino. In totale, sono state sottoposte a controllo oltre 50 imbarcazioni ritenute di potenziale interesse.
L’incrocio dei dati raccolti con le banche dati in uso al Corpo ha permesso di accertare che otto di queste imbarcazioni non erano state regolarmente dichiarate dai rispettivi proprietari per una o più annualità d’imposta. Il valore complessivo dei beni non dichiarati ammonta a 2 milioni 548mila 500 euro, mentre le sanzioni amministrative irrogate, comprese tra il 3% e il 15% dell’importo non dichiarato per ciascun anno, hanno superato complessivamente i 75mila euro.




