Scontro sulle slot vicino alle scuole, il FVG le salva per un altro anno

Polemiche sulla decisione della Regione.

Le slot machine poste a meno di 500 metri dai luoghi sensibili quali scuole, centri giovanili e luoghi di culto saranno rimosse, ma dal 31 agosto 2021 invece che dal 3 agosto 2020. Ad annunciarlo è la Regione Friuli Venezia Giulia che ha stabilito una proroga di un anno. La decisione presa ha sollevato numerose polemiche all’interno del Consiglio regionale.

Open sinistra

Il consigliere di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell, ha espresso il proprio dissenso riguardo la data del posticipo: “Potevo comprendere che venisse posticipato il termine di tre mesi ma posticiparlo di così tanto rappresenta una decisione profondamente irresponsabile e soprattutto dannosa nei confronti della comunità. Questo periodo di emergenza sanitaria ci ha insegnato quanto la salute delle persone deve essere tutelata a 360 gradi. Per questo una norma che predilige un mal riposto interesse economico a quello di tutela della salute non mi vedrà mai favorevole“.

Il Movimento 5 Stelle

“Ancora una volta sono stati privilegiati gli interessi di qualcuno sulla pelle dell’intera comunità. Questa scelta è una di quelle che ci portano a votare contro l’intero provvedimento, così il M5S ha commentato lo spostamento della data.

Secondo la nota del partito la presenza degli apparecchi per il gioco d’azzardo consentono ad alcuni locali di avere degli introiti in più, ma tali introiti vengono accumulati a spese di persone fragili che non comprendono la pericolosità dell’eccesso nel gioco.

Per quanto riguarda gli esercenti i pentastellati commentano: “se l’obiettivo è quello di aiutare gli esercenti, lo si faccia attraverso i contributi per la riconversione che avrebbero dovuto essere previsti da un regolamento colpevolmente mai approvato”.

Partito Democratico

Anche il PD si schiera contro la decisione del centrodestra del rimandare la rimozione delle slot machine collocate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili. “Il Centrodestra fa pagare il conto della recessione a persone fragili e malate”, commenta Nicola Conficoni, consigliere regionale.

“Sulla necessità di aiutare le attività economiche in difficoltà siamo tutti d’accordo. La ludopatia, però, è una piaga della nostra società che mette in ginocchio molte famiglie. Posticipare per un tempo ben più lungo delle restrizioni l’attuazione delle misure messe in campo per contrastare questa diffusa e dannosa patologia – spiega Conficioni -, non è certo il modo giusto per superare una crisi che va approcciata non frenando, ma incoraggiando l’assunzione di comportamenti virtuosi“.

Lega

Il capogruppo della Lega Mauro Bordin risponde all’opposizione spiegando che la proporga è necessaria per permettere agli esercenti di risollevarsi dalla crisi economica portata dall’emergenza sanitaria. “ La proroga di un anno che consentirà agli esercizi pubblici di riconvertirsi e adeguarsi alla normativa vigente ed è dovuta esclusivamente alla crisi che ha investito le nostre attività”, spiega.
Bordin ribadisce che non vi è stato e non vi sarà nessun passo indietro nel combattere la ludopatia, ma insiste nell’affermare che è doverosa una risposta da parte della politica al grido d’aiuto di bar ed esercizi pubblici.