Funerali di Alessandro decisi dalla madre: una nuova legge lo vieterà

Il testo del disegno di legge attende approvazione definitiva alla Camera: Alessandro Venier potrebbe essere l’ultimo caso in Italia.

Non si placano le polemiche attorno al caso di Alessandro Venier, il 35enne di Gemona ucciso lo scorso 25 luglio dalla madre Lorena e dalla compagna Maylin. Dopo le rivelazioni sul fatto che sarà proprio la madre, rea confessa, a stabilire tempi e modalità del funerale del figlio, arriva la dura presa di posizione della politica.

La senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Donatella Campione, componente della Commissione Giustizia, ha definito la vicenda “un paradosso giuridico e un’aberrazione etica”. In una nota, la parlamentare ha sottolineato come l’attuale normativa italiana consenta al parente più prossimo di disporre delle spoglie della vittima, anche quando è indagato per l’omicidio stesso.

“È inaccettabile – scrive Campione – che chi ha confessato un delitto tanto efferato sia chiamato a decidere sulla sepoltura della persona che ha tolto di mezzo con tanta ferocia. Questa possibilità, oltre a ferire la sensibilità comune, rischia di influire anche sull’iter investigativo e processuale.”

La senatrice ha ricordato che al Senato è già stato approvato all’unanimità un disegno di legge che vieta a un indagato per omicidio di avere voce in capitolo sulla gestione del corpo della vittima. Il testo è ora in attesa di approvazione definitiva alla Camera. “Mi auguro che l’iter venga accelerato – ha concluso – affinché quello di Venier sia davvero l’ultimo caso in Italia a generare un simile cortocircuito normativo.”