All’ospedale Santa Maria della Misericordia apre il nuovo Hospice di Udine per gli ammalati

Il nuovo Hospice di Udine.

L’Hospice, che si trova ora al presidio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine, rappresenta un elemento importante per la concretizzazione del progetto di riforma della salute: costituisce il trait d’union ideale tra la struttura ospedaliera e l’assistenza, perché permette di prestare attenzione a quelle persone alle quali non possono essere somministrate in sede domiciliare tutte le cure, anche quelle palliative.

L’Hospice trasferito dal Gervasutta, ora è situato al padiglione 9 del nosocomio udinese e offre 12 posti letto. Alla presenza del vicegovernatore Riccardo Riccardi, con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, in occasione dell’avvio alla piena operatività dell’Hospice è stato donato un ecografo portatile da parte di una Pro loco del territorio collinare. Si tratta di uno strumento prezioso, che consentirà al personale specializzato di effettuare gli esami sanitari alle persone anziane a domicilio.

L’Hospice e l’ecografo portatile rappresentano un esempio concreto per ottimizzare il sistema della Salute, assicurando in particolare l’integrazione socio-sanitaria grazie alla solidarietà, all’impegno civile e al volontariato.

Occorre considerare che sono diverse centinaia di migliaia i cittadini della Regione affetti da cronicità di vario livello e che il progressivo avanzamento dell’età media fa levitare questa cifra. Ciò fa comprendere come sia necessario ampliare e rafforzare la rete degli Hospice, per rispondere alla richiesta di salute di un sempre maggior numero di cittadini anziani ai quali non è sempre possibile prestare le cure palliative a domicilio, né le loro condizioni prevedono la degenza ospedaliera.

Come è stato rilevato dalla Regione, la carenza di posti letto negli Hospice – strutture che accolgono persone che non possono rimanere a lungo a casa da sole e che sono bisognose di assistenza sanitaria per alleviare le sofferenze di malattie non curabili – deriva da una strategia della salute che non ha tenuto conto in prospettiva dei cambiamenti della società e delle mutevoli esigenze delle persone.

La riforma della salute messa in atto dalla Regione intende prestare attenzione alla persona, rispondere alle esigenze ancora disattese della comunità e assicurare servizi in grado di garantire le condizioni migliori di cura e assistenza a tutti.