La mano dell’uomo dietro gli incendi in Friuli: arrestato un 50enne

La mano di un piromane dietro gli incendi in Friuli.

A seguito di un’articolata indagine di Polizia Giudiziaria i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sacile, coadiuvati da quelli della Stazione di Aviano e Caneva, hanno arrestato in flagranza di reato l’autore degli incendi dolosi recentemente appiccati in area boschiva ad Aviano e Caneva nonché di molteplici incendi sviluppatisi nei Comuni di Caneva, Polcenigo e Cordignano nei mesi di luglio e agosto del 2022.

L’indagine è iniziata nel mese di luglio del 2022 quando 4 incendi ravvicinati (precisamente nelle date 19, 22, 25 e 27 luglio) si sono sviluppati in aree boschive soprastanti l’abitato di Caneva e in particolare nelle località “Lama di Carpen” e limitrofe.

Rinvenuti gli inneschi.

Gli incendi, domati grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Pordenone, Maniago e Vittorio Veneto e dalla Protezione Civile di Caneva, presentavano tutti le stesse caratteristiche: si erano sviluppati dal bordo della strada, avevano interessato vaste aree di bosco e non erano stati rinvenuti inneschi o materiale combustibile nelle vicinanze. Gli incendi si sono poi ripetuti con le stesse modalità nelle date 14, 15, 22 e 26 agosto sempre nelle aree boschive di Caneva, mentre il 4 agosto è stata interessata un’area del Comune di Polcenigo e il 15 del Comune di Cordignano. Nel corso del mese in corso vi sono stati altri 4 incendi: il 10 e il 13 febbraio a Caneva e il 11 e 14 sulla SR466, strada che porta al Piancavallo.

Le indagini.

Le indagini poste in essere dall’aliquota operativa, consistite in escussione testimoni e attività di controllo e pedinamento, hanno portato a considerare dolosa la natura degli incendi e a individuarne il responsabile, P.R., 50enne residente a Caneva, che era affidato in prova ai servizi sociali per altri reati. È stata, infatti, accertata la sua presenza negli orari e nei luoghi di tutti gli incendi sempre a bordo dell’utilitaria Volkswagen Polo grigia. Il modus operandi era sempre lo stesso: il soggetto si accostava a bordo della strada e con rapidità appiccava il fuoco mediante l’uso di un accendino.

Ha tentato la fuga in auto.

Stamattina è stato ancora un tratto del strada regionale 466 ad essere preso di mira, stavolta al Km 1. I Carabinieri hanno avvistato l’uomo sulla strada a bordo della quale aveva appena appiccato l’incendio. Questi, vedendosi scoperto ha cercato di disfarsi dell’accendino utilizzato per l’accensione e poi ha tentato la fuga urtando frontalmente l’auto “civetta” dei Carabinieri. È stato quindi bloccato e ammanettato.

Nel frattempo l’incendio, sfruttando un leggero vento e una giornata di sole, ha cominciato a “muoversi” in alto verso la strada, dopo il tornante. Sono dovute intervenire due squadre dei Vigili del Fuoco di Pordenone, la Protezione Civile di Aviano e personale della Stazione del Corpo Forestale Regionale di Polcenigo per circoscrivere e spegnere l’incendio. Le fiamme, che hanno interessato un’area i 2000 metri quadrati, hanno danneggiato i cavi della società Telecom e soprattutto, se non opportunamente controllate, avrebbero potuto pericolosamente avvicinare l’istituto IAL – Scuola alberghiera di Aviano che si trova sulla stessa direttrice a meno di 1 chilometri.

All’arrestato vengono addebitati in totale 15 incendi dolosi appiccati tra i Comuni di Caneva, Aviano, Polcenigo e Cordignano. In totale, considerati tutti gli episodi, l’area boschiva distrutta dalle fiamme   si aggira su svariate decine di ettari e solo la professionalità, la prontezza e la rapidità dei Vigili del Fuoco della Provincia di Pordenone e la Protezione Civile di Caneva, Aviano e Polcenigo hanno permesso che non vi fossero conseguenze ancora peggiori. Soprattutto nelle prime fasi delle indagini, inoltre, è stata preziosa la collaborazione del personale della Stazione del corpo Regionale forestale di Polcenigo.

L’arrestato, su disposizione del PM di turno della Procura di Pordenone, è stato tradotto presso la casa circondariale di Udine.