Le partite Iva in piazza a Udine: “Dpcm ingiusti, pronti a disobbedire”

Le partite Iva tornano in piazza a Udine.

Pronte a scendere nuovamente in piazza per rivendicare i loro diritti. Sono le partite Iva del Friuli Venezia Giulia che, con il sostegno dell’Associazione che li raggruppa, si preparano a mobilitarsi.

Accadrà sabato 6 febbraio in Piazza I Maggio a Udine, alle 18.30, con la manifestazione “Ri-apriamo Udine” a sostegno dei lavoratori autonomi per chiedere l’annullamento delle restrizioni e chiusure anticipate previste dai Dpcm. “Invitiamo a scendere pacificamente in piazza per chidere che tutte le attività vengano riaperte con orario normale e regole certe – spiega Cristina Pozzo, vicepresidente dell’Associazione del Fvg -. Vogliamo che i titolari di Partita Iva vengano tutelati economicamente in caso di malattia o di messa in quarantena e che vengano istituiti gli ammortizzatori sociali per tutte le aziende che dovranno chiudere o fallire a causa di questa pandemia”.

Le richieste sono anche altre. “Vogliamo – ribadisce la rappresentante dell’Associazione Partite Iva Fvg – che vengano bloccati tutti i pignoramenti e le aste, così come gli sfratti e le cartelle esattoriali. Chiediamo anche la cancellazione delle segnalazioni bancarie”. È una questione anche di principio, perché gli autonomi richiedono anche che “venga ripristinata al più presto la legalità e la democrazia, consapevoli che esiste una pandemia e che debbano essere rispettate delle regole. Ma desideriamo anche essere messi nella condizione di lavorare e di venire adeguatamente risarciti. Chiediamo inoltre che venga sospeso ogni genere di versamento fiscale e contributivo fino a data da destinarsi”.

Nel caso tutto ciò venga disatteso e non si ottemperi in tempi rapidi “chiediamo al nostro Presidente Massimiliano Fedriga di non far applicare nella nostra Regione detti Dpcm, al pari di quanto già in atto in Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta e a tutti i sindaci del Friuli Venezia Giulia di sostenerci in questa richiesta – conclude Pozzo a nome dell’Associazione -. Se anche questa richiesta andrà disattesa, chiediamo al popolo delle Partite Iva di proseguire o iniziare lo sciopero fiscale a oltranza e a tutti i cittadini che condividono le nostre richieste, la disobbedienza civile”.