Sciopero per il clima, giovani in corteo in tutto il Friuli

Lo sciopero per il clima in tutto il Friuli.

Sono partiti alle 9 del mattino gli studenti di Udine e Pordenone che, per tutto il giorno, sciopereranno contro i governi di tutto il pianeta per chiedere delle azioni decisive a favore del clima. Uno sciopero che vuole incentivare l’opinione pubblica ad avvicinarsi a questo importante problema che non coinvolge solo alcuni, bensì tutta l’umanità nel suo insieme. Salvare il clima e lottare per esso costituisce il segno che le giovani generazioni sono più sensibili riguardo alle prospettive future.

Non è solo una questione di lavoro, denaro o primarie necessità, ma è la consapevolezza che se continueremo ad insozzare l’ambiente con rifiuti e fumi derivanti dalla combustione dei minerali fossili, entro cinquanta anni rischiamo una serie crisi climatica in tutto il pianeta. E lì, in quello specifico momento, non sarà più una questione di confini, nazioni o continenti, ma di tutto un pianeta malato. Sì, perché per quanto alcuni lo neghino, la nostra Terra sta soffrendo tremendamente e ne costituisce un esempio le recenti ondate di maltempo che stanno colpendo la nostra regione ed il mondo intero. Inondazioni, precipitazioni fuori stagione ed ondate di caldo anomalo fuori stagione sono solo le avvisaglie di una biosfera ormai al limite della sopportazione.

Popolazione e clima

Dati alla mano, infatti, nel 1800, ovvero agli albori della Rivoluzione Industriale, si stimava una popolazione mondiale di circa 1 miliardo di persone, che dopo un secolo, nel 1900, era già attorno giunto a 1,6 miliardi. Poi tutti conosciamo come sono andate le cose fra il 1914 e il 1945, dunque prendendo come dato successivo la popolazione del 1970, questa era giunta già ad oltre 3 miliardi. Poi una crescita incontrollata, che nel 2015 è giunta a 7 miliardi. E in futuro? Si stima che entro il 2150 si giungerà a 10 miliardi. E dove trovare tutte queste risorse? Come scaldare, far muovere tutte queste persone con il petrolio? E’ inevitabile che qualcosa debba cambiare, puntando alle rinnovabili, garantendo incentivi per lo sviluppo rurale e sulla ricerca: sì perché da questa partono le novità con cui salvare il pianeta.

Che cosa vogliono i giovani

Ma si sa, alcuni negano che il clima stia cambiando e che lo sciopero costituisca soltanto una scusa per non andare a scuola! Perché lo stesso le cose sono sempre andate bene e così andranno, perché delle Rivoluzioni è rimasta solo la polvere e del sangue versato per costituire una società migliore un ricordo lontano. Una canzone diceva “Are we the waiting?” (Siamo noi l’attesa?). Sì, siamo noi, la generazione dell’attesa e della speranza, che lotta e sciopera per un mondo migliore. Non criticateci se vogliamo un mondo migliore, libero e vivibile. Are we the waiting?