Doppi turni e didattica a distanza, come cambia da domani la scuola in Friuli

Come cambia la scuola in Friuli da domani.

Per le scuole del Friuli sarà come tornare indietro di alcuni mesi. Con le novità introdotte dall’ultimo Dpcm, infatti, gli istituti si dovranno adeguare a un ricorso sistematico alla didattica digitale integrata, con una quota di lezioni a distanza pari ad almeno il 75% delle attività.

C’è chi ha voluto alzare ulteriormente questa soglia, come l’Isis Raimondo d’Aronco di Gemona. Qui, da domani, la quasi totalità degli allievi farà lezione da casa. “Questa settimana faranno didattica in presenza 20 dei nostri 580 iscritti – svela il dirigente scolastico Pierluigi Fiorentini -. Problemi non ce ne sono per l’organizzazione, perché dopo l’esperienza degli ultimi mesi del precedente anno scolastico siamo preparati. Certo, abbiamo dovuto ripensare tutto in fretta e furia”. Fino a sabato, dunque, attività in presenza ridotta all’osso “mentre dalla prossima settimana – anticipa Fiorentini – la quota a distanza scenderà al 75%. I ragazzi verranno a scuola soprattutto per le attività di laboratorio, che ovviamente devono svolgere in presenza”.

“Parecchi ragazzi sono da noi in convitto e vengono da fuori regione” racconta Francesco Missarino, direttore dell’Istituto aeronautico Nobile di Fagagna, che “sforna” piloti d’aereo e personale di linea. “La didattica a distanza – aggiunge il dirigente – fatta molto bene, non ci fa paura, temiamo piuttosto quello che potrà succedere. Noi siamo pronti, da domani il 75% delle lezioni sarà online, il 25% in presenza”.

Una formula particolare è quella utilizzata dall’Istituto Salesiano Bearzi di Udine. Anche qui, la didattica digitale integrata sarà adottata nella misura del 75%, “ma abbiamo ragionato così – chiarisce don Filippo Gorghetto, direttore dell’istituto -: durante le 4 settimane che compongono il mese i ragazzi verranno fisicamente a scuola per 5 giornate complessive. Il che significa che li vedremo in presenza per un giorno in tre settimane e per due in quella “mancante”, con un calendario a rotazione”. Certamente, mancherà un po’ di socialità ai giovani “ma quando saranno a scuola sarà anche un’occasione per scambiare qualche opinione con loro su come stanno vivendo il momento” dice il direttore. Questa organizzazione entrerà in vigore dai primi di novembre, mentre nei prossimi giorni le cose andranno diversamente. Domani, dopo tre ore di lezione in presenza, tutti gli studenti parteciperanno alla classica “Castagnata”, un momento conviviale tradizionale del Bearzi. In questo modo, i giovani copriranno già il 25% del monte ore in presenza. Per il resto della settimana, invece, seguiranno le lezioni da casa.