Scontri dopo il corteo proPal a Udine: il primo bilancio di arresti e feriti

I primi numeri su fermati, arresti e feriti dopo gli scontri post corteo a Udine.

E’ ancora presto per avere un bilancio definitivo di quanto accaduto ieri sera con gli scontri dopo il corteo proPal a Udine, ma comincia a delinearsi un primo quadro, destinato ad allargarsi man mano che arriveranno i dati dalle varie forze dell’ordine coinvolte.

Complessivamente, dall’11 al 15 ottobre, sono stati impiegati circa 3.000 operatori, di cui 1.104 solo nella giornata della partita, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e reparti speciali antisommossa.

Corteo in centro città: tensioni limitate dai reparti antisommossa

Il 14 ottobre, a partire dalle 18.30, è iniziato da Piazza della Repubblica il corteo pro-Palestina, con una partecipazione stimata tra 8.000 e 9.000 manifestanti. Il corteo ha seguito regolarmente il percorso preavvisato, giungendo in Piazza 1° Maggio verso le 19.45.

Mentre la maggioranza dei partecipanti si è concentrata nell’area verde della piazza, un gruppo di circa 200-300 persone ha tentato di superare il cordone di sicurezza per dirigersi verso lo Stadio Friuli. Dopo i primi tentativi di allontanamento senza forza, i manifestanti hanno sfondato il blocco e attaccato i reparti antisommossa con oggetti e artifizi pirotecnici. La polizia ha risposto con due idranti e il lancio di circa 150 lacrimogeni, riuscendo a far arretrare il gruppo senza contatto fisico.

Feriti e arresti

Durante gli incidenti sono rimasti feriti due giornalisti: uno di Rai News24, con una lieve ferita alla gamba, e uno di Local Team, ferito sotto l’occhio sinistro e ricoverato presso l’Ospedale di Udine. In totale, sono stati trasportati presso la Questura 15 cittadini comunitari (9 uomini e 6 donne), tutti destinatari di foglio di via dalla città. La maggior parte dei fermati, secondo le prime informazioni, proviene dalla zona di Pordenone, almeno tre sarebbero di origine palestinese.

Due persone sono state arrestate: un uomo per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, tradotto in carcere, e un secondo uomo assegnato agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale.

Tra il personale delle forze dell’ordine, si registrano 11 feriti: 6 poliziotti sono stati visitati al pronto soccorso (4 con prognosi lievi, 2 trattenuti in osservazione), 4 poliziotti si sono recati autonomamente all’ospedale di Latisana per accertamenti, mentre un Carabiniere è stato medicato sul posto per lievi escoriazioni.

Sicurezza allo Stadio Friuli

Intorno allo Stadio Friuli sono state adottate misure straordinarie di sicurezza: barriere “betafence”, scanner sottoscocca, metal detector, rilevatori di esplosivi portatili e scanner a raggi X per i bagagli.

Nel corso dei controlli pre-partita sono stati impiegati: 239 operatori di Polizia, 390 uomini dei reparti antisommossa, 12 unità cinofile e 12 team artificieri, 14 squadre antiterrorismo, 1 idrante e 1 elicottero della Polizia di Stato, oltre a personale sanitario.

Durante la partita non si sono registrate criticità per l’ordine pubblico: i manifestanti del corteo non hanno raggiunto l’area dello stadio. Sono state segnalate circa 10 violazioni al regolamento, tra cui esposizione di bandiere della Palestina e invasioni di campo da parte di due uomini e una donna, tutti deferiti.

Vigilanza negli hotel delle squadre

Per garantire la sicurezza delle squadre, sono stati predisposti presidi permanenti. All’Hotel Friuli (Israele): 185 operatori, 11 team artificieri, 11 unità cinofile, 14 squadre antiterrorismo, 18 tiratori scelti e 440 uomini dei reparti antisommossa. L’intero perimetro è stato recintato e controllato con scanner e metal detector, mentre l’elicottero monitorava dall’alto.

Hotel Le Fucine di Buttrio (Italia): 107 operatori tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, 11 team artificieri, 11 unità cinofile e 110 uomini dei reparti antisommossa. Nei giorni antecedenti e durante la partita, è stato predisposto anche un servizio di “pronto impiego” con due idranti aggiuntivi della Polizia di Stato.

Bilancio finale.

Nel complesso dell’ordine e della sicurezza pubblica, riporta la nota della Questura, non vi sono state grande criticità grazie al pronto intervento di tutti gli uomini impiegati e dei reparti antisommossa che hanno brillantemente allontanato, senza l’uso della forza i manifestanti, i quali hanno riportato lievi danni al patrimonio. La Questura ringrazia tutto il personale impiegato nella partita e in tutti gli eventi connessi, e augura pronta guarigione alle donne ed agli uomini rimasti feriti durante gli scontri sia tra le Forze di Polizia che tra il personale dei media