Carlo e Federico, le due vittime sullo Jof Fuart tradite dalla montagna che tanto amavano

Le vittime della valanga sullo Jof Fuart.

Erano alpinisti esperti e capaci, ma questo non è bastato loro per salvarsi. È un tragico appuntamento con il destino quello che attendeva questa mattina Carlo Picotti, 37 anni, di Cividale del Friuli, e Federico Deluisa, 42, di Udine.

Sono friulani i due sci alpinisti uccisi da una valanga sullo Jof Fuart.

Sono loro le vittime della tragedia che si è verificata sullo Jof Fuart. L’allarme è scattato poco prima delle 11. I due erano in compagnia di una terza persona e, poco dopo aver imboccato il canale di discesa della Gola Est, sono stati travolti da una valanga. Un lastrone di neve si è staccato, travolgendo Carlo e Federico senza lasciare loro scampo: sono stati trascinati per circa 600 metri. A salvare il terzo componente dell’escursione è stata una pausa, un attimo di riposo che è stata la sua fortuna, facendolo finire fuori traccia dell’incontrollata discesa di neve.

È stato proprio l’amico, residente a Basiliano, ad allertare i soccorsi: sul posto la Guardia di finanza di Sella Nevea, il Soccorso alpino di Cave del Predil e i vigili del fuoco di Udine. Sono anche arrivati gli elicotteri dell’elisoccorso regionale, del 118 e del Suem di Pieve di Cadore. Per Carlo e Federico, però, non c’era purtroppo nulla da fare.

Tutti i componenti del gruppo erano molto esperti di montagna. Picotti era addirittura istruttore di alpinismo. Una fatalità che ha lasciato sgomento tutto il mondo degli appassionati di montagna in Fvg.