I trucchi dei fornitori di energia per aumentare le bollette: l’istruttoria dell’Antitrust

L’Antitrust contro i fornitori di energia.

Sono 29 i fornitori di energia ai quali l’autorità Antitrust ha chiesto documentazioni. Tra questi compaiono quattro nomi di fornitori di energia principali. Nello specifico E.On, Iberdrola, Dolomiti Energa e Iren sarebbero accusati di cambiamenti unilaterali delle condizioni contrattuali. Inoltre, sembra si parli anche di possibili indebite risoluzioni contrattuali per onerosità sopravvenuta nella fornitura di energia elettrica e gas ai consumatori. 

La modifica dei contratti di luce e gas segue il provvedimento del Decreto Legge del 9 agosto, convertito in legge il 21 settembre successivo. Stando a quanto stabilito dal decreto è sospesa fino ad Aprile 2021 la possibilità di cambiare le clausole contrattuali per modificare il prezzo di luce e gas, nonché delle condizioni di preavviso. Da qui partono le investigazioni di AGCM (Autorità Garante della concorrenza e del Mercato).

Secondo quanto riportato da quest’ultima E.On e Iberdrola avrebbero effettuato indebite risoluzioni contrattuali, per presunta eccessiva onerosità sopravvenuta delle offerte che rendeva non proficuo continuare a fornire a quelle condizioni l’utenza. A Dolomiti Energia viene invece contestata la comunicazione di modifica del prezzo, mentre la contestazione rivolta a Iren risiede nella modifica della scadenza delle proprie offerte a prezzo fisso. 

Inoltre, secondo quanto sotto interrogazione, Iberdrola e Dolomiti Energia avrebbero fornito comunicazioni ingannevoli circa “l’impossibilità di fornire energia elettrica”. I due provider avrebbero quindi dato la possibilità al cliente di recidere anticipatamente al contratto, perché non più in grado di fornire energia elettrica. 

Le società indagate sono però altre 25, per generale presunti comportamenti irregolari, simili a quanto riportato per i quattro provider precedenti. Le società coinvolte coprirebbero la quasi totalità del panorama energetico italiano. Si tratta di Sorogenia, Wekiwi, Sinergas, Repower Italia, Optima Italia, Illumia, Hera Comm, Estra Energia, Enne Energia, Eni Plenitude,  Engie Italia, Enel Energia, Enegan, Edison Energia, Duferco Energia, Bluenergy Group, Axpo Italia, Audax Energia, Argos, AMGAS, Alperia, Alleanza Luce e Gas, AGSM Energia, Acea Energia e A2A Energia. 

Alle società coinvolte è stata inoltrata una formale richiesta di informazioni riguardo le comunicazioni inviate ai propri consumatori. Verrà inoltre controllato dall’Autorità se ci sono state azioni in contrato allo stesso decreto in questione.  Il numero di aziende coinvolte, fa emergere una crisi che riguarda l’intero sistema energetico italiano, e che va a colpire nel modo più pesante i consumatori.