Crescono i prestiti delle banche alle grandi aziende del Friuli ma non quelli per i piccoli imprenditori

I dati di Confindustria.

In Friuli Venezia Giulia i prestiti bancari all’economia regionale, secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confindustria Udine, sulla base della banca dati statistica della Banca d’Italia, a giugno 2019 sono cresciuti del 2,8%. Si tratta di una variazione del 1,8% rispetto a dicembre 2018. 

La dinamica è stata particolarmente positiva per le grandi imprese, mentre risultano in contrazione ed in peggioramento i prestiti alle piccole imprese, registrando un -4,9% a giugno 2019 e -3,2% a dicembre 2018. A livello nazionale, nel secondo trimestre dell’anno in corso, la quota di aziende manifatturiere che non ottengono i prestiti richiesti è scesa al 6,5%. La domanda di fondi da parte delle imprese, invece, ha ripreso a crescere ed è ben sopra i valori pre-crisi.

La situazione dovrebbe ulteriormente migliorare tra fine 2019 e inizio 2020. I fattori principali che agiscono sull’offerta di credito, sono essenzialmente due, secondo gli esperti: il forte abbassamento dal giugno di quest’anno dei rendimenti sovrani, e le sofferenze nei bilanci bancari, in ulteriore calo in questi ultimi mesi.

Il costo del credito, come indicato dall’Ufficio studi, rimane ai minimi (1,4 % a luglio in media). “Le banche hanno evitato il trasferimento a valle dei maggiori tassi grazie a vari fattori: una raccolta con meno obbligazioni e più depositi; la migliore patrimonializzazione” scrivono nel report. Secondo il Centro studi di Confindustria, i tassi sul credito resteranno molto bassi, data l’ipotesi di un rendimento del btp stabile sui livelli correnti (1%).