Verso la creazione di una società elettrica pubblica: i benefici per la montagna Fvg

Verso la creazione di una società elettrica pubblica in Fvg.

“L’approvazione della legge che disciplina la procedura di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico sarà una vittoria di tutto il Consiglio regionale e non di un singolo in quanto vi è stata la più ampia condivisione possibile sulle sollecitazioni di tutti i portatori di interesse istituzionali”.

È quanto ha sostenuto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, sull’esame in IV Commissione di “un disegno di legge – ha detto l’assessore – atteso da 21 anni che si tradurrà in una norma snella, da portare a compimento nell’arco dei prossimi anni, con l’assegnazione delle concessioni”.

“Tutte le richieste del Consiglio delle autonomie e dei Comuni che erano effettivamente accoglibili – ha osservato Scoccimarro – sono state accolte, a partire dal controllo pubblico della società chiamata a gestire le risorse idroelettriche regionali – con il 51 per cento in mano alla Regione – e della misura del 100% dell’energia prodotta dalle grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico spettante ai territori delle Comunità montane e dei Comuni di montagna interessati, e ciò con riguardo non solo per i servizi pubblici ma anche per varie categorie di utenti. Tra gli altri punti che sono stati accolti evidenzio la clausola che prevede il parere sulla parte regolamentare della riforma non solo del Cal ma anche della IV Commissione”.

Come ha rilevato Scoccimarro, “altri emendamenti al ddl che avevano finalità lodevoli, come l’accrescimento dei livelli occupazionali, non sono stati accolti oggi per approfondimenti con gli uffici con la finalità di non incorrere in impugnazioni del Governo o conflitti con il codice degli appalti”.

L’assessore ha, infine, rilevato come sia importante “far sì che nella società mista a controllo regionale gli utili non siano risibili, perché buoni risultati saranno garanzia di un proficuo coinvolgimento dei privati nella partnership e del rilascio di ulteriori risorse sul territorio regionale”.