Rivive il campanile di Forgaria, l’ultima ricostruzione post terremoto

Inaugurato il campanile di San Nicolò a Forgaria demolito nel ’76

Prima il lavoro, poi le case, poi le chiese: così rinacque il Friuli dopo il terremoto e oggi, quella filosofia, chiude il cerchio grazie al nuovo campanile di San Nicolò a Forgaria, l’ultimo ricostruito post sisma.

Proprio oggi, infatti, nel giorno dell’anniversario delle scosse settembrine di 46 anni fa, la nuova struttura in borgata Val è stata inaugurata ufficialmente, nel corso di una cerimonia che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’Arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato, dell’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, del sindaco di Forgaria, Marco Chiappolino.

L’Orcolat colpì duramente Forgaria: morirono 70 persone e il comune fu classificato “raso al suolo”. La chiesa di San Nicolò crollò (aveva una storia che risaliva al XXIII secolo) mentre il “vecchio” campanile resistette alle scosse. Ne fu, però, gravemente danneggiato al punto che si decise, nei giorni seguenti al sisma, di abbatterlo. Dell’originale, rimase solo il basamento su cui fu costruita una struttura lignea a supporto della nuova torre campanaria, che ora svetta di nuovo grazie anche al pressing di don Renato Zuliani, parroco di Passons, originario proprio di Forgaria, anima e promotore dell’importante intervento di ricostruzione.