Addio a Ermanno Bertolissi, il partigiano “Pippo” della Osoppo

Foto dell'Associazione Partigiani Osoppo: Ermanno Bertolissi al centro della foto assieme al fratello Enzo e al Sottosegretario alla Difesa on. Domenico Rossi

Ermanno Bertolissi era stato un partigiano della Osoppo.

È mancato pochi giorni fa a Melbourne Ermanno Bertolissi, 96 anni, partigiano della Osoppo noto con il nome di battaglia “Pippo”. Già quindicenne nell’estate del 1944, Ermanno partecipò a azioni di sabotaggio a Opicina, Trieste, dove viveva. Ricercato dalla polizia tedesca rifugiandosi a Nogaredo di Corno, nel Comune di Coseano, presso la casa dello zio paterno Marcello Bertolissi, anch’egli membro della Osoppo.

Nel novembre 1944 entrò a far parte del Battaglione Tagliamento, collaborando con comandanti osovani come Corrado Gallino e don Ascanio De Luca. Il 31 marzo 1945, rientrando da un’operazione in montagna, fu fatto prigioniero dai tedeschi tra Nogaredo di Corno e Coseano. Rinchiuso nel carcere di Spilimbergo e poi trasferito a Udine, fu liberato solo alla fine della guerra, il 3 maggio 1945, e nei giorni successivi inviato a Ruda, fino alla smobilitazione delle formazioni partigiane il 24 giugno 1945.

Dalla metà di luglio 1945, dopo il corso di formazione, fu incorporato nella Polizia Civile di Trieste sotto il Governo Militare Alleato, rimanendovi in servizio fino al febbraio 1956. Successivamente, Ermanno emigrò in Australia, dove si dedicò a diverse attività, lavorando con multinazionali e ottenendo successo professionale e stima da colleghi e superiori. È stato un apprezzato ambasciatore delle capacità e delle qualità umane friulane all’estero.

“Ricordiamo l’incontro con Ermanno nel giugno del 2015, durante la Cerimonia al Bosco Romagno alla presenza del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, quando gli venne conferita la “medaglia della Liberazione” dal Ministro della Difesa – dichiara l’Associazione Partigiani Osoppo –. Esprimiamo ai familiari, e in particolare alla figlia Gabriella e al fratello Enzo, anch’egli nostro socio, le più sentite condoglianze”.