Addio allo scultore Renato Picilli, trasformava il ferro in emozione

Renato Picilli aveva 88 anni.

E’ morto improvvisamente nella giornata di venerdì 7 aprile lo scultore Renato Picilli, autore di tante opere donate alle associazioni del Friuli. Nato a Udine nel 1934, Picilli si dedicò fin da giovane alla lavorazione del ferro nelle botteghe artigiane e nelle ferriere, trovando in questo materiale la sua fonte di ispirazione. I suoi primi lavori consistevano in crocifissi e candelabri, ma presto si dedicò anche alla creazione di monumenti.

Da quel momento in poi, Picilli non smise di contribuire alla crescita del patrimonio artistico regionale, realizzando numerosi monumenti a favore dei caduti e mutilati sul lavoro per l’Anmil, l’Ana e i Fogolârs Furlans in Canada, Ungheria, Argentina e Nuova Zelanda. La caratteristica comune delle opere realizzate per i Fogolârs Furlans era la rappresentazione di una scarpa rotta, simbolo della povertà e della difficile situazione degli emigrati che arrivavano in cerca di lavoro. Tra le sue opere, spicca anche un presepe che aveva creato e donato alla rassegna “Presepi Fvg in mostra” a Udine, esposto nella chiesa di sant’Antonio Abate in piazza Patriarcato.

Picilli ha donato anche diversi trofei per il ciclismo, la boxe, la pesca e la marcia. Nel 2007, fu insignito del Cavalierato per i suoi meriti sportivi e del titolo di Ufficiale per i suoi meriti artistici. I funerali di saranno celebrati il 12 aprile alle 14 nella chiesa dei Rizzi.