In Friuli visita medica a distanza, ecco come funziona la telemedicina

I kit per il servizio di telemedicina.

In Friuli parte la sperimentazione, controlli medici da casa

Controlli medici direttamente da casa: in Friuli sarà possibile grazie ad un progetto di telemedicina messo in campo dal Distretto sociosanitario di Udine.

La sperimentazione è iniziata a dicembre con il coinvolgimento di alcuni medici di medicina generale volontari e di sei pazienti con scompensi cardiaci non gravi che sono stati dotati di un kit per il monitoraggio a distanza composto da uno smartphone, da uno sfigmomanometro digitale (lo strumento che misura la pressione) e un pulsossimetro (per i livelli di saturazione del sangue). Il controllo avviene a cadenza periodica e i dati acquisiti dagli strumenti di rilevazione vengono inviati al cellulare che li passa ad una centrale operativa. Se i rilevamenti risultano fuori dai livelli normali per tre volte, un sistema di allerta invita il paziente a rivolgersi al medico.

“Si tratta di un importante e innovativo progetto – ha detto il vicegovernatore con delega alla salute, Riccardo Riccardi che ieri ha partecipato alla presentazione del servizio con il direttore generale dell’AsuFc Denis Caporale -. Parte con la ferma volontà, e necessaria esigenza, di estendere questo tipo di risposta ai bisogni di salute della comunità all’intero territorio regionale, per una sanità sempre più vicina alle persone e per il superamento delle disuguaglianze, sociali e territoriali: è un nuovo modello di assistenza prettamente locale, di prossimità, che interviene per dare un servizio essenziale in modo appropriato, concreto e puntuale alle nostre comunità”.

Una sperimentazione simile è stata attivata anche in altre parti del Friuli: “La telemedicina è realtà già nella zona montana – ha ricordato Riccardi -. Le aree metropolitane e quelle meno popolate della nostra regione hanno esigenze e necessità diverse e, di conseguenza, l’applicazione di questa modalità di assistenza a distanza è tarata e centrata per essere il più possibile efficace e risolutiva, nella necessità
giornaliera e con continuità. Se prima della pandemia avessimo avuto la possibilità di utilizzare questa
modalità di ‘relazione’ tra paziente e medico, avremmo affrontato il duro momento del Covid-19 in maniera diversa”.

Nel corso del 2022 si sono svolti numerosi incontri di preparazione per permettere l’avvio del progetto. I contenuti sono stati definiti e condivisi tra medici di medicina generale volontari afferenti il Distretto di Udine e la ditta erogatrice del servizio, coordinati dalla Direzione del distretto.