Le parole di Fedriga su Gaza, Hamas e la partita Italia-Israele.
In vista della partita Italia-Israele in programma martedì sera allo stadio Friuli di Udine, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, lancia un appello alla responsabilità e alla legalità.
Alla domanda se parteciperà alla partita di martedì a Udine, Fedriga ha confermato con convinzione la sua presenza. Ha poi auspicato che l’evento rimanga strettamente sportivo, sottolineando l’importanza della gara per la Nazionale italiana, impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali. “Mi auguro che tante persone vengano a sostenere il nostro Paese e che la partita resti un evento sportivo. Se qualcuno vuole portare scontri fuori dallo stadio, ne deve pagare le conseguenze”.
Il presidente ha inoltre invocato l’applicazione rigorosa delle norme per chi organizza manifestazioni non autorizzate o danneggia beni pubblici e privati: “Mi auguro ci siano anche conseguenze penali per chi continua a comportarsi in modo violento o illecito”. In previsione del match, le autorità stanno predisponendo misure di sicurezza rafforzate per garantire un clima sereno dentro e fuori dallo stadio. L’obiettivo resta uno: che Italia-Israele sia solo e soltanto una partita di calcio.
Parlando a margine del Festival del Cambiamento, in corso a Gorizia, Fedriga ha espresso forte preoccupazione per alcune recenti manifestazioni in diverse città italiane, dove – secondo lui – si sarebbe arrivati a giustificare o addirittura esaltare gli attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas.
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“Con Hamas in Palestina nessuna pace possibile”.
Il governatore ha citato in particolare episodi avvenuti a Roma, Bologna e Torino, dove in alcune piazze si sarebbero visti striscioni e slogan che evocano in modo positivo quella data tragica. Un segnale allarmante, secondo Fedriga, che mette in discussione i valori democratici e la sicurezza stessa della società.”Sono preoccupato di come il conflitto si stia infiltrando all’interno delle nostre comunità e della nostra società e di come – ha rimarcato Fedriga – una parte, mi auguro sempre minoritaria, e lo abbiamo visto a Bologna ieri, a Torino e a Roma, inizi a guardare con occhi di favore organizzazioni terroristiche che hanno cercato civili inermi per massacrarli”.
“La situazione è diventata intollerabile – ha affermato – quando diventa esplicito l’appoggio al terrorismo da parte di alcune piazze, è qualcosa di pericoloso e antidemocratico”. Fedriga poi ha invitato a distinguere. “So bene che oggi sarebbe molto più comodo parlare di pace, ma serve procedere senza ipocrisie e per questo dobbiamo distinguere ciò che è terrorismo da uno Stato: fino a quando ci sarà Hamas in Palestina la pace non potrà esserci. Dobbiamo – ha indicato Fedriga – difendere le democrazie, supportare tutti i Paesi arabi che stanno procedendo con determinazione verso il processo di pace e di dialogo in quell’area geografica”.