La valle dei sorrisi, l’horror friulano si prepara a debuttare al cinema

La valle dei sorrisi al cinema dal 17 settembre: appuntamento speciale con il regista al Visionario.

Per tutti gli spettatori che hanno amato A Classic Horror Story e per tutti gli spettatori che amano l’horror, magari con una predilezione per l’horror italiano, ecco un appuntamento che non possono (e non devono) lasciarsi sfuggire: dopo l’applaudito passaggio fuori concorso a Venezia, Paolo Strippoli sarà infatti ospite del Visionario con La valle dei sorrisi mercoledì 17 settembre alle 20.30! Assieme a lui, ci sarà l’attore Diego Nardini.

Il film, che porta avanti il percorso del regista pugliese lungo i nuovi sentieri del glorioso cinema di genere, vede protagonisti Michele Riondino e Romana Maggiora Vergano ed è stato girato tra le montagne friulane (Sappada, Malborghetto Valbruna, Tarvisio, Pontebba) con il contributo della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG. Ma diamo un’occhiata alla trama, ovviamente senza fare spoiler…

La trama.

Remis è un paesino nascosto in una valle isolata tra le montagne. I suoi abitanti sono tutti insolitamente felici. Sembra la destinazione perfetta per il nuovo insegnante di educazione fisica, Sergio Rossetti, tormentato da un passato misterioso. Grazie all’incontro con Michela, la giovane proprietaria della locanda del paese, il professore scopre che dietro questa apparente serenità, si cela un inquietante rituale: una notte a settimana, gli abitanti si radunano per abbracciare Matteo Corbin, un adolescente capace di assorbire il dolore degli altri. Il tentativo di Sergio di salvare il giovane risveglierà il lato più oscuro di colui che tutti chiamano l’Angelo di Remis.

“La valle dei sorrisi – racconta Strippoli – nasce dal desiderio di esplorare l’horror non come semplice dispositivo di tensione, ma come spazio simbolico per raccontare la fragilità dell’identità e il bisogno disperato di appartenenza. In una comunità apparentemente idilliaca, dove il dolore è bandito e la serenità è una religione, si consuma il percorso di Matteo: adolescente queer, corpo sacrificale e, al tempo stesso, entità redentrice. Il film è un’indagine sulla crescita come mutazione profonda, sull’amore che cura, ma a caro prezzo. Sull’importanza del dolore nelle nostre vite. E su chi ha il coraggio di non sorridere”.

La Valle dei Sorrisi, alla Mostra del Cinema il film girato tra le montagne del Friuli
Le montagne friulane incantano il cinema e diventano set di un nuovo film