AsuFc, ridotti tempi di attesa per esami e interventi
L’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale (ASUFC) segna un miglioramento complessivo nei servizi, con un dato particolarmente positivo sul fronte oncologico. L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenuto all’Assemblea dei sindaci all’ospedale di Udine, ha confermato che l’impegno per una sanità più efficiente è solo all’inizio, con il 2026 che si preannuncia come un anno di svolta territoriale.
I successi dell’Atto Aziendale 2025
L’Assessore Riccardi ha tracciato un bilancio positivo sui risultati ottenuti grazie alla programmazione in corso: “I risultati complessivi dell’Atto aziendale 2025 dell’AsuFc segnano un miglioramento dei dati sia rispetto agli incarichi assegnati nel personale, sia rispetto alle attività delle urgenze ma anche sul fronte delle prestazioni ambulatoriali. Ma il passo in avanti più evidente è relativo ai tempi di attesa degli interventi oncologici che pone l’AsuFc tra le migliori aziende sanitarie.”
Questa stabilità, ha spiegato Riccardi, è stata facilitata dalla manovra finanziaria regionale: “Stiamo già lavorando alla programmazione per il 2026. Questo anche grazie alla programmazione che abbiamo compiuto nel Bilancio del 2025, che per la prima volta ha consentito di evitare ‘rabbocchi’ del Fondo sanitario, mettendo così tutte le Aziende della regione in grado di operare nel migliore dei modi.”
Il 2026: Rete Oncologica e l’arrivo delle Case di Comunità
Il focus del prossimo anno sarà sul potenziamento dei servizi di prossimità e sulla riorganizzazione specialistica degli ospedali. “Quella del 2026 è una programmazione importante, perché già entro quest’anno vedremo l’apertura delle prime Case di comunità: sei complessivamente in regione (con risposta a bassa urgenza), tre delle quali nell’ambito dell’AsuFc, Udine, Gemona e Cividale del Friuli,” ha annunciato Riccardi.
L’Assessore ha poi voluto ringraziare i medici di base per la collaborazione in corso: “Questo grazie all’intesa con i medici di medicina generale che mi auguro possa arrivare a breve e per la quale desidero ringraziare tutti i sindacati per l’impegno sui contenuti in un momento così difficile.” Inoltre, “Procederà l’assetto definito dalla Rete oncologica, quindi la revisione anche delle funzioni delle strutture ospedaliere tra ospedali hub e spoke.”
Gli obiettivi futuri: specializzazione e rete non autosufficienza
Riccardi ha evidenziato che la programmazione 2026 prosegue il lavoro del 2025, un anno che ha visto “il nuovo e positivo accordo con il sistema del privato accreditato, l’importante intesa raggiunta solo qualche settimana fa con i pediatri di libera scelta, la dematerializzazione nelle farmacie degli iter che riguardano le cure per i pazienti diabetici.”
Le direttive per il futuro prossimo mirano a un doppio binario: “Le linee di intervento che stiamo definendo per il 2026 rappresentano una tappa fondamentale del percorso di evoluzione del nostro sistema sanitario regionale. L’obiettivo è duplice: da un lato – ha spiegato l’assessore – proseguire con decisione nella specializzazione delle strutture ospedaliere della nostra rete, così da garantire una risposta sempre più qualificata e appropriata ai bisogni di cura per le acuzie. Dall’altro, rafforzare in modo significativo la rete delle strutture per le persone non autosufficienti, che oggi conta un numero di posti letto triplo rispetto a quello ospedaliero.”
L’Assessore ha concluso mettendo in guardia sulla sostenibilità economica e sociale del sistema, legato all’aumento delle cronicità: “Questa rete deve diventare più solida, efficiente e capace di rispondere alle crescenti esigenze legate alla cronicità, che rappresentano ormai la componente prevalente della domanda di salute. È su questo terreno che si gioca la sostenibilità futura del nostro sistema. Oggi siamo di fronte a uno sbilanciamento strutturale che rischia di mettere ancor più sotto pressione l’intero modello sanitario.”