La serie tv in realtà virtuale made in Friuli approda al Museo del Cinema di Torino

La serie tv in realtà virtuale made in Friuli.

Dopo un tour internazionale costellato di riconoscimenti, l’innovativa serie tv immersiva in realtà virtuale “33/16”, interamente realizzata in Friuli e finanziata dall’ARLeF Agenzia Regionale per la lingua friulana, approda in un contesto di assoluto prestigio: il Tempio CineVR del Museo Nazionale del Cinema di Torino, ospitato nella Mole Antonelliana.

Si tratta della prima sala cinematografica permanente in Italia dedicata al VR, realizzata in collaborazione con Rai Cinema, e rappresenta il luogo ideale per valorizzare un progetto che ha già conquistato i festival internazionali. La prima stagione di “33/16” sarà fruibile al CineVR fino al 6 ottobre 2025, mentre la seconda stagione seguirà per un ulteriore mese.

Il viaggio di “33/16” non si ferma qui: il 18 settembre sarà protagonista anche a Roma, all’interno della Casa delle Tecnologie Emergenti della stazione Tiburtina, nell’ambito della Rome Future Week, il più grande evento italiano dedicato a innovazione e tecnologia, che richiama oltre 60 mila partecipanti.

Prodotta da Red On Productions e co-prodotta da Film Srl di Peter Zeitlinger, la serie porta la firma del regista Marco Fabbro e dello sceneggiatore Enrico Maso, con la fotografia di Zeitlinger, storico collaboratore di Werner Herzog. Distribuita da Premiere Film con la collaborazione di Rai Cinema Channel VR, “33/16” è definita dallo stesso Fabbro “non solo una serie, ma un vero e proprio viaggio immersivo che esplora la fragilità della memoria, i segreti della storia e le possibilità del linguaggio cinematografico quando incontra l’innovazione tecnologica. Lo spettatore non è semplice osservatore ma parte integrante della storia, realizzata a 360 gradi e arricchita da audio spazializzato e interattività”.

Grande la soddisfazione di Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF: “La sua presentazione al Museo Nazionale del Cinema non rappresenta soltanto una tappa espositiva, ma un riconoscimento prestigioso che colloca l’opera all’interno di un luogo simbolo del cinema italiano e internazionale, in cui arte e tecnologia si incontrano per disegnare le nuove frontiere dell’audiovisivo. Dal canto nostro – ha aggiunto – non possiamo che esserne orgogliosi perché, ancora una volta, un progetto sostenuto dall’ARLeF trova spazio e merito oltre i confini regionali, come è giusto che sia”.

La qualità del progetto è confermata dai numerosi premi: miglior progetto VR allo ShorTS International Film Festival di Maremetraggio, al Lusca Fantastic Film Festival e al River Film Festival, oltre alle selezioni ufficiali al Bilbao Seriesland Web Fest Festival e a Intervalli Film Festival.

Sinossi.

“33/16” si apre a Monaco di Baviera, nel 1989: Holger, funzionario della NATO, giunge al suo ultimo giorno di lavoro. Nello stesso giorno cade il Muro di Berlino e Holger comprende che la sua esistenza e i suoi obblighi hanno perso significato. Da un vecchio fascicolo del 1969, custodito per decenni, riemerge una vicenda rimossa. Holger decide di aprirlo e di raccontare finalmente la verità. Il racconto si sposta in Friuli, nell’agosto del 1969: in un’osteria di montagna sul confine italo-austriaco, alcuni uomini discutono dello sbarco sulla Luna e delle mosse dei sovietici. All’improvviso, un fragore scuote la notte alpina, cambiando per sempre le loro vite.

Credits.

Cast: Holger Gotha, Klaus Martini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi, Fabiano Fantini, Renato Rinaldi, Sofia Del Ponte, Desiree Chiappo, Elia Piccoli, Erik Cavallo, Andrea Braida, Igori Nazarco, Mattia Cencig, Lucia Cuffolo.
Organizzazione generale: Roberto Simonetti
Musiche: Vincenzo Di Francesco
Scenografia: Barbara Kapelj
Costumi: Roberta Blarasin
Trucco e parrucco: Roberto Monopoli
Suono: Havir Gergolet
VFX: Alessandro Passoni, Elisabetta Giusti
Sound design 360°: Massimiliano Borghesi
Aiuto regia: Alessio Fabro
Reparto camera: Gabriele Fuso, Fabio Cresseri