Pestato dalla banda e lasciato morire nel suo garage a Gorizia, le indagini e la ricostruzione di cosa è successo

L’omicidio di Gorizia.

E’ stato massacrato e lasciato morire nel garage di casa, un condominio azzurro del quartiere di Sant’Anna, in via dei Faiti, a Gorizia. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo, sulla cinquantina, di cui non sono al momento state fornite le generalità, sarebbe dunque rimasto vittima nella serata di ieri, domenica 17, di un violento pestaggio, forse un regolamento di conti in un giro legato allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’unica certezza è che il garage teatro della brutale aggressione è di proprietà della stessa vittima, nipote di un impresario edile scomparso di recente. Per il resto, nulla trapela dagli ambienti investigativi. L’uomo, all’arrivo dei sanitari, era ancora vivo, ma ormai agonizzante, e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari.

Sarebbe stato colpito a calci e pugni, forse anche da un coltello o da un altro oggetto contundente, ma anche questo per ora non è chiaro, così come rimane da stabilire il numero degli aggressori, se fosse uno soltanto o, più probabile, più di uno. I residenti nel condominio non hanno visto e sentito nulla, e anche la testimonianza di una persona che sostiene di aver visto un’auto allontanarsi dal luogo dell’omicidio rimane da verificare. Il corpo del cinquantenne verrà sottoposto ad autopsia per stabilire le cause del decesso.