Ragazzino morto nel pozzo a Gorizia: la copertura ha ceduto in pochi secondi

Nuovi dettagli sulla morte del piccolo Stefano a Gorizia.

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Stefano Borghes, il ragazzino di 13 anni morto in un pozzo a Gorizia. A rivelarli, nel corso dell’incidente probatorio, è stato un amico dodicenne della vittima. Entrambi frequentavano lo stesso centro estivo.

Secondo quanto affermato dal ragazzo, Stefano è salito sulla copertura del pozzo nel parco Coronini Cronberg e questo avrebbe ceduto non subito, ma pochi secondi dopo. E così si è verificata la caduta fatale che ha provocato la tragica scomparsa di Borghes.

Il piccolo è l’unico testimone oculare della tragedia per la quale la Procura di Gorizia ha chiesto e ottenuto l’emissione di 14 avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone indagate per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il bambino ha anche precisato che altri prima di Stefano avevano aperto il foglio con le indicazioni per il gioco, ma senza salire sulla copertura del pozzo.

Stefano è morto il 22 luglio scorso mentre, partecipando a un centro estivo, era impegnato in un’attività di orienteering nel parco Coronini Cronberg di Gorizia. Qui si è verificato l’incidente mortale: troppo gravi le ferite riportate dopo la caduta nel pozzo per 30 metri. Giovedì scorso ci sono stati i funerali del ragazzino, con grandissima commozione in tutta la città di Gorizia e non soltanto.