La riunione sul confine di Gorizia, la protesta dei sindaci contro Bruxelles

L’iniziativa dei due sindaci a Gorizia.

Una riunione tra sindaci, attraverso la rete del confine provvisorio. I sindaci di Gorizia e Nova Gorica hanno deciso di lanciare un messaggio incontrandosi in piazza Transalpina.

Un’unica scrivania, tagliata a metà dal confine, ripristinato in seguito al Covid-19. Da una parte è seduto il sindaco italiano, di Gorizia, Rodolfo Ziberna, con tanto di fascia tricolore e, dall’altra, il primo cittadino di Nova Gorica, Klemen Miklavic con il collare della sua città. Entrambi con la mascherina, si parlano e si scambiano progetti e documenti.

“Mentre a Bruxelles i vertici dei paesi europei litigano su ogni cosa – questo il messaggio dei due sindaci -, ergono confini e, sulla gestione del virus ognuno va per conto suo, i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, continuano a lavorare insieme per costruire l’Europa vera, quella dei cittadini, delle famiglie, con i loro mille problemi” .

“In questi mesi mesi molta gente si è trovata a dover affrontare difficoltà enormi, chiusa in casa con bambini grandi e piccoli mentre gli operatori economici, hanno dovuto sospendere le loro attività, si sono ritrovati senza incassi e senza stipendio- spiega il sindaco Ziberna– e sia io sia il collega Miklavic abbiamo condiviso pensieri, informazioni e azioni. Purtroppo non c’è ascolto ma noi andiamo avanti, anche per continuare, sempre più convinti, sulla strada della candidatura di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della cultura. Ecco, con questa azione dimostrativa vorremmo che i vertici di Bruxelles recuperasse lo spirito europeo iniziale che guardava a ciò che unisce i popoli e non a ciò che divide. E ci fosse un impegno forte ad affrontare i gravissimi problemi che il Covid-19 ha lasciato ovunque”.