Fallimenti in calo nel 2020-2021: come chiudere definitivamente un’azienda

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Si tratta di una regola che vale anche e soprattutto in ambito industriale e aziendale. Sono, infatti, numerose le aziende che cessano la propria attività nel giro di pochi anni, se non addirittura di pochi mesi, per i motivi più disparati. La pandemia e la crisi economica hanno ovviamente avuto delle forti ripercussioni sulla salute delle imprese, ma nonostante questo il tasso di fallimenti nel 2020 e nel 2021 ha messo a registro un calo. Oggi scopriremo insieme come si chiude definitivamente un’azienda, seguendo tutti i passaggi necessari.

I dati relativi al fallimento delle aziende nel 2020-2021

Stando ai dati rilevati dalla Banca d’Italia, i fallimenti delle aziende sono in calo, se si prende come riferimento il biennio 2020-2021. Si parla di un crollo dei fallimenti pari al 33%, mentre le uscite dal mercato sono calate del 27%, se si fa un confronto diretto con i numeri del 2019. Si tratta di dati molto importanti, perché testimoniano la capacità del tessuto imprenditoriale italiano di resistere alla crisi, dettata dalle coincidenze poco fortunate degli ultimi due anni.

Va anche detto, però, che il merito va pure allo stato e ai numerosi interventi pubblici effettuati negli ultimi mesi, che hanno consentito a diverse aziende di sopravvivere alla crisi evitando dunque la chiusura delle attività. È chiaro che gli interventi pubblici, pur avendo avuto un peso specifico notevole, da soli non bastano per spiegare come molte imprese siano riuscite a sopravvivere. Lo si deve anche allo spirito imprenditoriale degli italiani, dato che molti sono riusciti ad anticipare i tempi optando per soluzioni salva-crisi come il digitale.

Come si chiude definitivamente un’azienda?

Possono esserci mille motivi alla base della decisione di cessare un’attività, ma è sempre importante farlo nella maniera corretta, dunque seguendo tutti gli step necessari. Inoltre, è bene informarsi in maniera completa sui procedimenti, e in questi casi può essere utile consultare gli approfondimenti sulla legge fallimentare, disponibili su alcune piattaforme come ad esempio iCribis, così da avere chiaro il piano di azione e gli step da seguire. Per prima cosa, è necessario informare attori come l’agenzia delle entrate e la camera di commercio.

Nel farlo bisogna ovviamente avere e presentare tutti i documenti richiesti dal caso, come il modello di dichiarazione di inizio attività, variazione dati e cessazione attività. A quel punto servirà rispettare tutti i termini della procedura, con un margine di circa 30 giorni per ottemperare ai propri obblighi. È bene sottolineare che le procedure potrebbero cambiare in base alla ragione sociale dell’azienda, al tipo di impresa e ad altri fattori. Un motivo ulteriore per rivolgersi sempre ad un esperto, e per farsi seguire passo dopo passo.