Smalto semipermanente: cos’è e perché usarlo

A oggi sono tantissime le persone che ricorrono alla manicure e alla nail art per avere delle unghie sempre a posto col passare dei giorni. C’è chi lo fa per una forte passione e chi per affermare un proprio stile, ma in ogni caso è importante scegliere un tipo di decorazione che valorizzi le proprie mani o i propri piedi. Lo smalto tradizionale, tuttavia, ha il problema di rovinarsi già nei giorni seguenti all’applicazione a causa delle attività che si svolgono quotidianamente. Che sia per il lavoro, per le faccende domestiche o perché capita di sbattere le unghie da qualche parte, spesso dopo qualche giorno è necessario riapplicarlo. Questo, però, non accade con lo smalto gel semipermanente, grazie alla sua composizione differente.

Cos’è lo smalto semipermanente e come si utilizza

Lo smalto semipermanente è un composto di polimeri fotoindurenti, ovvero formato da sostanze che si induriscono con l’esposizione alla luce. Questo passaggio si verifica mettendo la mano all’interno dell’apposito fornetto con lampada UV/LED per un tempo tra i 30 e i 60 secondi. Il risultato che si ottiene è uno smalto leggermente più spesso che dà più resistenza alle unghie, oltre che un effetto ancora più gradevole alla vista. Il semipermanente è studiato per durare circa due settimane senza rovinarsi, ma se si fa particolare attenzione le unghie durano anche di più senza particolari problemi.

Applicazione e rimozione dello smalto semipermanente

L’applicazione del semipermanente può essere fatta sia recandosi in un salone professionale e richiedendo una nail art particolare e artistica, sia facendolo comodamente da casa una volta acquistati i prodotti necessari: fornetto con luce e gli appositi smalti fotoindurenti. Le lampade UV/LED sono semplici da usare e non richiedono la presenza di una persona professionista.  L’applicazione prevede tre passaggi e alla fine di ognuno è necessario lasciare lo smalto sotto la luce della lampada.

La rimozione, invece, richiede un’attenzione maggiore, in quanto consiste nella limatura profonda dello strato di smalto, che potrebbe rovinare l’unghia sottostante se fatta nel modo sbagliato. In realtà, è possibile rimuovere lo smalto semipermanente anche con un solvente apposito, utilizzando degli impacchi con dischetti di cotone imbevuti di solvente e mantenuti tutt’intorno alle unghie con della carta stagnola. Gli impacchi non vanno lasciati in posa per più di 15 minuti, dopo i quali lo smalto potrà rimuoversi facilmente.

Ovviamente applicazione e rimozione hanno la stessa valenza sia per le unghie delle mani che per quelle dei piedi. Il costo degli smalti per semipermanente è un po’ più alto, ma questi, grazie alla loro resistenza, non necessitano di essere applicati frequentemente come gli smalti tradizionali.

Il semipermanente rovina le unghie?

Nonostante ci siano timori sull’utilizzo dello smalto semipermanente, se questo viene usato nel modo corretto ed evitando prodotti scadenti, non comporterà danneggiamenti per le unghie. La cosa importante è non applicarlo troppo frequentemente: una volta al mese è sufficiente per non creare problemi.

Quello a cui invece bisogna prestare attenzione è la rimozione con le lime, perché queste possono danneggiare l’unghia naturale, se usate in modo errato con una limatura troppo profonda. Se non si è sicuri di come rimuovere lo smalto con questa tecnica, è meglio ricorrere alla rimozione con solventi.