La caparbietà di tre giovani darà nuova vita al Rifugio alpino Grauzaria

I nuovi gestori del Rifugio Grauzaria.

Il rifugio alpino Grauzaria, immerso nella natura a 1250 metri nel cuore della Val Aupa nel comune di Moggio Udinese, tornerà a risplendere da giovedì 1 giugno, grazie a tre giovani ragazzi rojalesi.

Loro sono Lisa, 37 anni, Anna, sua coetanea, ed Emanuele 43 anni, che hanno lasciato i rispettivi lavori anni luce distanti dal mondo della ristorazione, per realizzare finalmente il loro grande sogno: avere la possibilità di gestire il rifugio alpino rendendolo punto di ritrovo per veri appassionati di montagna, in un clima prettamente familiare e casalingo.

Le due ragazze infatti, Lisa impiegata e Anna parrucchiera, non hanno avuto alcuna titubanza nell’abbandonare quella vita che, se da un lato poteva garantire qualche sicurezza in più, dall’altro lato causava loro uno stato di profonda insoddisfazione, mentre Emanuele porterà avanti la sua attività di manutentore, che svolgerà anche al rifugio.

Dopo aver partecipato al bando indetto lo scorso autunno dal CAI (Club Alpino Italiano) di Moggio Udinese nel quale si reclutavano nuovi aspiranti gestori infatti, i ragazzi, con la loro caparbietà e la tenacia di chi sa ciò che vuole, sono riusciti ad aggiudicarsi questa importante opportunità.

I membri del CAI infatti , capitanati dalla presidente Elena Tavella, non hanno avuto alcun dubbio in merito alla scelta dei prossimi gestori: “Abbiamo avuto molte richieste per la gestione del rifugio e la scelta all’inizio non è stata facile -commenta Tavella -, tuttavia il grande interesse e la voglia di mettersi in gioco di questi tre ragazzi ci ha piacevolmente colpito ed abbiamo concordato all’unisono che sarebbe stato giusto dar loro questa opportunità”.

Un luogo dove regna sovrano il rispetto per la natura, un contesto che si cuce addosso solo a chi ne ha profondo rispetto, proprio come i futuri gestori: “Io, Anna ed Emanuele, il mio compagno, ci conosciamo e condividiamo l’amore per la montagna da tutta una vita – racconta Lisa -; il nostro sogno nel cassetto è sempre stato quello di poter gestire assieme proprio un posto meraviglioso come questo”.

“L’emozione, l’entusiasmo e la voglia di metterci in gioco sono davvero tantissime, ci troveremo in un contesto dove avremo la possibilità di interfacciarci con chi ha la nostra stessa passione”, spiega Lisa, che definisce questa nuova avventura “una vera e propria scelta di vita, anziché lavorativa”.

Un ambiente raccolto, che ospiterà una ventina di persone e che delizierà i palati con una cucina prettamente casalinga: “Ho un’idea prettamente romantica del contesto che si andrà a creare, coccoleremo i nostri clienti, con i quali instaureremo un rapporto familiare, con la classica ‘cucina della nonna’, piatti tipici e gustosi che si sposano alla perfezione con la nostra amata montagna ” conclude Lisa. Il rifugio, localizzato tra Dordolla e Bevorchians, è raggiungibile tramite un sentiero percorribile a piedi, dopo aver lasciato il proprio mezzo al parcheggio di Nanghets e viene rifornito delle materie prime tramite teleferica.