Monfalcone, chiusa una terza moschea: Cisint festeggia

Cisint fa chiudere un’altra moschea a Monfalcone.

A Monfalcone è stata chiusa una terza moschea, che l’onorevole Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega e consigliere comunale con delega alla sicurezza e alla lotta alla radicalizzazione, ha definito “abusiva”.

Secondo Cisint, il centro era “camuffato da associazione, con destinazione d’uso commerciale e direzionale, quindi del tutto inidonea a ospitare l’esercizio del culto“. “Monfalcone, ancora una volta – ha detto -, si conferma un Comune pilota nella lotta alla radicalizzazione islamica in Italia”.

Nonostante le sentenze lapidarie del Consiglio di Stato, che hanno fatto storia – ha continuato l’ex sindaca -, alcuni islamici hanno preferito continuare a infrangere le regole e aprire un’altra moschea abusiva: l’ennesima enclave dove troppo spesso si predica all’odio verso l’Occidente e si porta avanti l’indottrinamento filo-islamista che ci vuole sottomessi, per governarci annullarci e infine sostituirci”.

Senza un’Intesa con lo Stato o senza regole rigide e chiare – ha concluso -, non è più tollerabile che questi luoghi continuino a esistere. Proprio su questo nuovo impianto normativo sto lavorando a livello nazionale, ma da Monfalcone nel frattempo, parte ancora una volta un altro segnale chiarissimo: già oggi i Sindaci possono agire a tutela dei cittadini e della legalità e pretendere la chiusura dei centri islamici abusivi”.