Giuseppe Cudini è stato sindaco per 13 anni: l’intitolazione del parco a Pocenia.
È stato ufficialmente intitolato all’avvocato Giuseppe Cudini, ex sindaco per 13 anni di Pocenia, il parco festeggiamenti del paese della Bassa friulana. La cerimonia si è tenuta ieri, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, alla presenza di cittadini, autorità e amministratori locali.
Il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin, presente insieme ai colleghi Mauro Di Bert, Massimiliano Pozzo e Igor Treleani, ha sottolineato l’importanza dell’evento: “L’iter, avviato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sirio Gigante e portato a conclusione da quella dell’attuale primo cittadino Debora Furlan, rappresenta il riconoscimento della comunità di Pocenia al sindaco Cudini, che negli anni Ottanta ha pensato, voluto e realizzato un’area dotata di strutture sportive e ricreative, fulcro ancora oggi della vita delle famiglie e dei giovani del paese“.
“È la dimostrazione che l’impegno e la passione che caratterizzano tanti politici e amministratori lasciano un segno duraturo e, anche a distanza di molti anni, riescono a suscitare il desiderio di ringraziare chi, con il proprio operato, ha contribuito alla crescita della comunità. Il tempo – ha aggiunto Bordin – spesso cancella i ricordi: una targa o l’intitolazione di un’area come questa permetterà anche alle future generazioni di conoscere l’impegno di chi ha amministrato con dedizione il proprio Comune“.
“Magari, ed è l’auspicio più bello, potrà anche stimolare i giovani ad avvicinarsi all’impegno politico e amministrativo, e quindi alle istituzioni. Tutto questo, peraltro, avviene in un giorno altamente simbolico per il nostro Paese: il 2 giugno, anniversario della nascita della Repubblica, che rappresenta le fondamenta di una nazione fondata sulla democrazia e sulla libertà. Un risultato ottenuto – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – grazie al sacrificio e alla lungimiranza di tantissime persone che, tra le due guerre mondiali e nel difficile periodo post-bellico, hanno lottato per costruire un’Italia migliore“.