Le antiche tradizioni si rinnovano, a Pontebba ci si prepara alla “tae”

Pontebba è uno dei pochi Comuni a celebrare la festa della “tae”

Natale non è ancora arrivato, ma le antiche tradizioni friulane hanno i loro tempi da rispettare e così, a Pontebba, già ci si prepara alla festa della “tae”.

Si tratta di un rito che viene celebrato di solito nella penultima domenica di Carnevale e che Pontafel (in tedesco) assieme a San Leopoldo è l’unico comune della Valcanale ad aver mantenuto.

Essendo una tradizione di origine austriaca, viene anche chiamata festa del “cioch”, del “puch” o del “ploch”. Quando nel paese trascorreva un anno senza celebrare matrimoni, i giovani tagliavano un grosso tronco di conifere (concesso gratuitamente dal Consorzio vicinale) che, trasportato dai carri, oggi con il trattore, percorreva le vie del paese tra suoni, maschere e vestimenta bizzarre e tanta allegria, raccogliendo doni mangerecci. Venduta la “tae”, il tronco, con il ricavato si fa una grande cena comune.

I giovani del posto quindi si sono organizzati in vista della “tae” e in questi giorni hanno tagliato, rigorosamente a mano, l’albero che servirà alla prossima celebrazione.