Carlo Cottarelli a Pordenone per fare il punto sulla spending review

L’incontro con Carlo Cottarelli a Pordenone.

A dieci anni dal rapporto Cottarelli, la revisione della spesa pubblica è più che mai un nodo fondamentale e irrinunciabile sul quale si gioca la credibilità internazionale del nostro Paese. Ma cosa è rimasto di quel progetto originario? Quanta strada c’è ancora da fare? Quali sfide ci attendono?  

Sono solo alcune domande a cui Carlo Cottarelli potrà rispondere lunedì 13 febbraio, alle 14, nell’aula S1 del Centro polifunzionale di Pordenone dell’Università di Udine. Sarà ospite dei seminari “Non solo finanza” dei corsi di laurea in Banca e Finanza dell’Ateneo friulano a Pordenone, e terrà una lectio magistralis dal titolo “Spending review: a 10 anni dal Rapporto Cottarelli a che punto siamo?”.  

“Un evento di assoluta rilevanza – commenta Cristiana Compagno, già rettrice dell’Università di Udine e ordinaria di Management –, è per noi un grande onore accogliere una personalità come il professor Cottarelli. Sarà un’occasione molto importante in cui i nostri studenti potranno acquisire delle interessanti chiavi di lettura per comprendere gli eventi che stiamo vivendo oggi”.  

“Un incontro particolarmente importante – sottolinea Paolo Candotti, presidente del Consorzio universitario di Pordenone – che dimostra in modo chiaro l’elevato potenziale del Consorzio, una realtà di eccellenza costantemente impegnata nella creazione di valore per il territorio“. Un Ateneo che guarda costantemente all’alta formazione dei propri studenti. “L’organizzazione della didattica è sempre più ricca – evidenzia la professoressa Enrica Bolognesi, coordinatrice dei corsi di Laurea in Banca e Finanza – e si moltiplicano le opportunità che rendono i corsi di laurea in Banca e Finanza un’offerta specializzata di alta formazione, in grado di formare profili altamente competitivi sul mercato del lavoro a livello nazionale e internazionale”.  

“Esattamente dieci anni fa – spiega la professoressa Compagno –, per gli italiani il concetto di spending review diventa parte del linguaggio di tutti i giorni. È il momento nel quale si inizia a parlare di riqualificazione e riduzione della spesa pubblica in maniera strutturata e sistematica, in una fase molto complessa per il Paese, sia da un punto di vista politico che istituzionale“.  

A dare impulso a questo complesso programma viene chiamato il professor Carlo Cottarelli, che riveste le funzioni di Commissario alla spending review dall’ottobre 2013 all’ottobre 2014.  

«Propone un ambizioso programma triennale – sottolinea Compagno –, in cui gli obiettivi di risparmio venivano quantificati in 3,6 miliardi di euro nel 2015, 8,3 miliardi nel 2016, e 11,3 miliardi a decorrere dal 2017. I punti di riferimento principali del programma Cottarelli erano costituiti da una maggiore centralizzazione degli acquisti di beni e servizi, efficientamento diretto, unita a una drastica riduzione del numero di società partecipate e alla razionalizzazione degli interventi di sostegno alle imprese e di erogazione di alcuni servizi pubblici».  

Dopo un forte rallentamento causato principalmente dalla pandemia, il tema della spending review ha assunto nuova rilevanza con il Pnrr, che, nell’ambito della Missione 1, prevede alcune misure di revisione della spesa pubblica al fine di migliorarne l’efficacia.   «Per l’attuazione di questo obiettivo – spiega Compagno –, il decreto n. 152 del 2021 ha instaurato, presso la Ragioneria generale dello Stato, il Comitato scientifico per le attività in merito di spending review, volto a potenziare gli strumenti di monitoraggio, revisione, valutazione e analisi della spesa pubblica, ponendo di fatto fine all’era del commissario unico. L’appuntamento con il senatore Cottarelli – conclude la professoressa – sarà l’occasione per fare il punto sulla spending review in Italia e sulla sua importanza